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Festival Biblico - Fragmata

Festival Biblico - Fragmata

Dettagli evento

con Sara Lando (fotografa)

“ll mio approccio al ritratto si radica in un’idea di identità fluida, in perenne trasformazione. Non mi interessa fissare un volto in un istante definito, ma piuttosto indagare le tracce del suo passaggio nel tempo, il dialogo tra ciò che permane e ciò che si dissolve. Il paradosso della nave di Teseo si applica perfettamente alla ritrattistica: se ogni cellula del nostro corpo viene sostituita nel tempo, se ogni atomo che ci compone è stato parte di qualcos’altro prima di noi e lo sarà ancora dopo, cosa resta che possa essere definito come “io”? Una vecchia fotografia ci fa dire “sono io”, eppure nulla di ciò che siamo oggi coincide più con quella figura. È proprio questa frattura, questa persistenza del riconoscimento al di là della materia, che mi interessa esplorare. Nei miei ritratti cerco di sovvertire la percezione di un’identità stabile, lavorando con sovrapposizioni, frammentazioni, e processi che degradano o trasformano l’immagine. Mi interessa il ritratto come stratificazione di segni e di assenze, come testimonianza di un’alterità in continua negoziazione con il contesto. Siamo più territorio che individuo: più della metà della nostra massa è composta da organismi con un DNA diverso dal nostro, eppure continuiamo a percepirci come unità. Questa tensione tra il desiderio di riconoscersi e la realtà di essere un insieme di alterità si riflette nel mio modo di costruire l’immagine, spesso attraverso tecniche che ne enfatizzano la metamorfosi. Lavorando con fotografia, collage, illustrazione ed elementi tridimensionali, creo ritratti che non si limitano a registrare un volto, ma cercano di evocare la sua esistenza come parte di un sistema più vasto, in dialogo con il tempo e la materia. L’identità, così come la memoria, non è mai un archivio stabile, ma un processo di riscrittura continua. Il ritratto, in questo senso, non è mai un punto di arrivo, ma un passaggio, una soglia tra ciò che è stato e ciò che sarà”. I salmi sono le istantanee che catturano l’uomo e ne fotografano il complesso mondo emotivo, lo stratificarsi di tutto ciò che lo attraversa, lo segna, lo trasforma e lo mette, inquinato, contagiato, da ciò che ha vissuto davanti a Dio.
Sul retro delle fotografie verranno stampati versi di salmi che intendono accompagnarsi all’immagine.

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