20 Giugno 2025
Dettagli evento
Data di inizio 08.06.2025 - 15:00
Data di fine 22.06.2025 - 19:30
Località
Tipologia
Link https://www.itinerarinellarte.it/it/mostre/nicola-furlan-luci-e-colori-filtrati-13309
L'inaugurazione della mostra personale di Nicola Furlan, intitolata "Luci e Colori filtrati", avrà luogo sabato 7 giugno alle ore 18, presso l'ex Polveriera Francese a Forte Marghera. L'evento è organizzato dalla Fondazione Forte Marghera, in collaborazione con la D'E.M. International Venice Art Gallery e L'Oasi di Winofsk, con la curatela di Elena Petras Duleba, gallerista, manager culturale di fama internazionale e imprenditrice. La presentazione sarà affidata allo storico e critico d'arte Siro Perin. Nicola Furlan, artista di origini veneziane, è noto per un percorso creativo intriso di memorie trasposte in chiave astratta sulle sue tele.
Ogni opera diventa il racconto di un ricordo, un frammento di vita che si cela dietro un velo, simbolo di momenti appartenenti a un tempo passato ma ancora vibranti di emozioni. La sua tecnica distintiva è profondamente influenzata da una visione filosofica, che attinge a antiche teorie ascetiche per interpretare l'arte come strumento di libertà. Come sottolinea Lorenzo Renzulli, storico e critico d'arte, "un astrattismo che possiamo definire libero e sentimentale, dove fondamentale è il ruolo delle emozioni e dei ricordi, che si esprime attraverso un uso attento della tavolozza, raggiungendo un cromatismo equilibrato. Per Schopenhauer il velo di Maya rappresenta ciò che nasconde la realtà delle cose del mondo; per Furlan è un filtro che sbiadisce, ma che al contempo ingentilisce i ricordi di una vita lunga, intensa e ricca di esperienze. La scelta dei colori, sempre molto ponderata, distribuisce con maestria sul supporto elementi che, seppur parzialmente coperti, ne traggono ulteriore valore."
Le forme che Furlan utilizza sono essenziali e possono evocare singole pennellate, osservabili quasi attraverso una lente d'ingrandimento. La composizione delle opere riflette una disposizione precisissima, dall'intensità cromatica eccezionale e dal grande dinamismo. Spesso, le opere dell'astrattismo si caratterizzano per titoli enigmatici o generici, incongrui. Al contrario, ognuna delle opere di Furlan si collega a un ricordo specifico, acquisendo così un titolo distintivo: "Laguna in Secca", "Brose", "Bosco", "Materia Grigia", "La Pala d'oro", "Nel mio giardino", "Terra viva", "Fondotinta", "Con Paolo Veronese", "Ricami di mia madre", e così via.
Presso Forte Marghera sono esposte circa cinquanta opere, tra dipinti e sculture. Ogni pezzo rappresenta una storia narrata dall'artista. Come afferma Renzulli, "dietro a questi e altri titoli si celano opere che rimandano a ricordi d'infanzia, a fonti di ispirazione artistica, a incontri ed esperienze quotidiane, forse banali, ma fissate in un ricordo e poi trasformate in opera. Ne emerge un senso di intimità e profondità inusuale". Oltre a una rilevante componente decorativa, vi sono pensieri elevati, concessi alla vista solo attraverso un velo di lino, dietro il quale si intravede un segreto custodito nella memoria dell'autore, che egli sceglie di svelare solo parzialmente.
Elena Petras Duleba afferma che "Nicola Furlan è a pieno titolo un pittore veneziano ma rappresenta anche un sofisticato artista contemporaneo. La sua tecnica unica crea uno speciale effetto di armonia e uniformità, su superfici vibranti e vive. L'insieme delle composizioni è caratterizzato dalla disposizione di forme semplici ma ricche di movimento, e dall'eccezionale intensità cromatica. Nelle sue opere si percepisce l'insistenza sul concetto di dualità, simbolo di luce in movimento, in cui umanità e divino si fondono in un'espressione artistica che spinge verso un infinito di sogni e fantasie."
Le cose, quindi, sono e al contempo non sono ciò che sembrano, appartengono a una classificazione reale pur assumendo un significato figurato nell'arte.
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