L'INTERVISTA
16 Dicembre 2023
Da martedì prossimo, 19 dicembre, in edicola in abbinamento con “La Voce di Rovigo”, al costo di 15 euro oltre al prezzo del quotidiano, ci sarà l’opportunità di acquistare un libro che potrà essere una guida per tutti coloro che si avventureranno nella sua lettura: “La via... altrove” è l’ultima fatica letteraria ideata e scritta dal dottor Renato De Rita, frutto di anni di studio in medicina psicosomatica.
E’ proprio partendo dalle riflessioni relative alla propria professione e ai tanti aneddoti legati ad essa che è nata l’idea di questo saggio che indaga la vita e permette di avere un’altra possibilità, altrove.
“Dopo tanti libri anche di generi differenti - racconta il dottor De Rita, intervistato dal direttore della Voce, Pier Francesco Bellini, ieri su Delta Radio e sui nostri canali social - sono arrivato all’ottavo. E’ un lavoro a cui tengo moltissimo perché può essere visto come una opportunità, per tutti. A dirlo è già la copertina in cui si può vedere la mia bambina, Nicole, che adesso ha 7 anni, attraversare le strisce pedonali come andando in un’altra direzione. Ricordo che abbiamo scattato questa foto lo scorso anno, in vacanza in Friuli, e subito me ne sono innamorato. Pensiamo sempre di avere delle direzioni codificate, ma chi ci dice che effettivamente la nostra via non sia un’altra”.
E aggiunge: “E’ un po’ il codice del sintomo: attraverso l’analisi di quest’ultimo, cambiando la prospettiva rispetto alla medicina tradizionale, capiamo che questo disagio è come se fosse un messaggio nella bottiglia, proveniente dalla nostra anima. Viviamo oggi nell’era della fretta, andiamo sempre di corsa e non ci fermiamo ad ascoltare ciò che i messaggi espliciti del nostro corpo ci vogliono dire. Quando arriva un sintomo, quindi, è come se dovessimo guardare in un’altra direzione. La vita è composta da tanti episodi, frammenti di un puzzle, tutto ha un suo senso e noi dobbiamo interpretarne il significato”.
Un’opera che è frutto di un’indagine nel tempo. Infatti racconta: “Parlo di situazioni diverse, aneddoti legati ad episodi con pazienti per poi allargare il campo. Dal sintomo è come se noi avessimo l’opportunità di cambiare, iniziando dall’atteggiamento mentale. Noi non siamo quel sintomo, abbiamo tanto altro dentro di noi. Lo dice bene la cultura cinese: un essere umano è come una casa con tante stanze e da esse dobbiamo attingere, dobbiamo ascoltare il nostro sé”.
Questo, dunque, è un libro davvero per tutti, per ritrovare quella parte bambina di cui talvolta ci si dimentica, recuperando il lato giocoso e creativo che aiuta a godere a pieno della vita.
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