Delta Box Live
10 Marzo 2024
Alla speciale edizione dell’8 marzo del Delta Box Live ospite d’eccezione è stata Carla Gatto, scrittrice, poetessa e pittrice, ormai conosciuta dal grande pubblico per essere la nonna di Giulia Cecchettin. Con Carla si è approfondito il suo percorso artistico, da pittrice ad autrice di libri.
“Ho iniziato a scrivere questo libro durante il periodo del Covid – ha spiegato - anche se non è il primo”. Nonna ma anche mamma, il figlio Gino Cecchettin, ha di recente pubblicato un altro libro i cui proventi andranno totalmente in beneficenza. “Per costruire delle strutture per le donne che si trovano in difficoltà” – ha sottolineato Gatto. Il romanzo di Carla Gatto, “Con lo zaino in spalla e...”, è un viaggio nel mondo interiore ed inquieto del femminile.
“Il titolo vuole richiamare alla curiosità, con i suoi puntini di sospensione che invitano alla lettura e al cercare di scoprire cosa c’è dentro questa storia – ha detto - E’ un libro dedicato alle donne ma soprattutto a Monica, mia nuora che è mancata qualche anno fa. La promessa che ci eravamo fatte era che lo avrebbe letto una volta dimessa dallo Iov, purtroppo non sono riuscita a completarlo in tempo”.
Il libro racconta di una giovane donna che decide di dare una svolta alla propria vita. “Parte da una momento della sua vita che non la rende felice - spiega - e decide che vuole emergere. Una figura giovane ma tosta che riesce nel suo intento. Nel suo viaggio non mancano ovviamente i momenti spiacevoli ma la protagonista è decisa ad essere artefice del suo destino e arriva alla fine del suo percorso”.
Un libro che, scritto nel periodo del Covid, evoca, alla luce della tragedia vissuta in prima persona dalla famiglia Cecchettin, la grinta della nipote della scrittrice, Giulia, uccisa da un uomo violento e possessivo che non accettava che lei potesse brillare di luce propria. “Non amo esternare il dolore - ha detto nonna Carla - è personale e non è possibile spiegare quanto sia grande. Ho passato tante giornate sdraiata sul divano in capace di reagire. A volte il dolore ti paralizza, è talmente profondo che non è possibile spiegarlo”.
Dolore che ha trovato sfogo nella poesia dove la nonna paragona la dolce Giulia ad una vivace capinera il cui volo viene improvvisamente spezzato. “Lì c’è tutto il mio cuore, il mio amore per quella ragazzina, quando passo davanti alla sua foto ancora una lacrima scende. Sono stata mesi seduta sul divano a non riuscire a fare nulla”. Per la famiglia non sono mancati i momenti difficili, specialmente dopo essere stati esposti mediaticamente e ferocemente criticati. “Non siamo persone con la lacrima facile - ha affermato - e forse questo è stato percepito come altro. Ma il dolore è una cosa personale. Non serve spiegare altro”.
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