CINEMA
18 Marzo 2024
Il famoso regista italiano Matteo Garrone, ha recentemente espresso il suo disappunto riguardo la mancata vittoria agli Oscar del suo film "Io Capitano". Durante una master-class al Teatro Petruzzelli di Bari Garrone ha parlato dei problemi affrontati nella campagna Oscar, sottolineando alcuni errori fondamentali.
LA CAMPAGNA OSCAR: UN PERCORSO PIENO DI OSTACOLI
"Era possibile vincere. Purtroppo la campagna degli Oscar non è andata come doveva andare, non abbiamo avuto il distributore americano giusto che ha investito quello che andava investito e poi, soprattutto, nessuno ci ha detto che si poteva correre in tutte le categorie", ha lamentato Garrone. Secondo il regista, il film avrebbe avuto più possibilità di vincere se fosse stato iscritto in tutte le categorie, permettendo a tutti i diecimila membri dell'Academy di votare, anziché limitarsi a mille votanti per la categoria del miglior film straniero. Ha anche sottolineato il fatto che la maggior parte dei votanti sono inglesi, con solo un piccolo numero di italiani.
UNA "ODISSEA CONTEMPORANEA" NON RICONOSCIUTA
"Io Capitano" è un film che racconta la dura realtà dei migranti africani che rischiano tutto per raggiungere l'Europa. Nonostante le critiche positive, il film ha incontrato diversi ostacoli lungo il cammino, incluso il rifiuto da parte di alcuni festival e distributori. Anche il fondo europeo di Euroimages, che solitamente sostiene i film di Garrone, questa volta ha detto no. Garrone ricorda con ironia la reazione al film da parte del Parlamento Europeo: "Abbiamo fatto una proiezione nella sede del Parlamento europeo dove il film ha ricevuto una lunga standing ovation. E poi, solo due settimane dopo, hanno fatto in quello stesso Parlamento una legge sui migranti anche peggiore". Il regista ha infine sottolineato l'importanza dei social media nel plasmare le aspettative dei migranti africani: "Questi ragazzi africani vivono già virtualmente nel nostro paese grazie alle immagini che noi postiamo".
PROSSIMI PASSI: UN RITORNO ALLE RADICI IN SENEGAL
Nonostante le difficoltà, Garrone non si arrende. Ha annunciato che ad aprile porterà il film nei villaggi più remoti del Senegal, dove tutto è iniziato, con schermi mobili. Questo progetto rappresenta un ritorno alle radici per i due protagonisti esordienti, Seydou Sarr e Moustapha Fall, che hanno cominciato il loro viaggio dal Senegal. La storia di "Io Capitano" è un esempio di come un film, nonostante le difficoltà, può ancora avere un impatto significativo e toccare il cuore di molti. E forse questo è il vero successo di un film, al di là dei premi e delle riconoscenze.
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