MUSICA
18 Marzo 2024
Nella vita di un musicista, la decisione di lasciare il palco non è mai facile. È un addio carico di emozioni, ricordi e una certa dose di malinconia. Ma per Omar Pedrini, ex frontman dei Timoria, la decisione è stata presa per una ragione molto più grande: la sua salute.
UN ADDIO AL ROCK AND ROLL
"È più difficile lasciare la musica che sottoporsi a un intervento", confessa Pedrini. Il medico, che è anche il nonno dei suoi figli, gli ha detto che ogni concerto è un rischio per il suo cuore. Il cantante infatti ha problemi al cuore da quasi 20 anni e ha subito ben 7 interventi. Ma la speranza è l'ultima a morire e Pedrini confida nella scienza per tornare sul palco. "Ho la speranza che tra qualche anno mi dicano che abbiano scoperto qualcosa perché possa ancora saltare e sudare per due ore", afferma.
UN VIAGGIO ROCK NELLA MUSICA
Il "Goodbye Rock and Roll Tour" è un viaggio musicale pensato per celebrare i 35 anni di carriera di Pedrini. La scaletta del live è un mix di brani tratti da ogni suo album, con spazio anche per l'improvvisazione. "C'è sempre spazio per un po’ di improvvisazione", dice Pedrini. E la prima immagine che gli viene in mente di questi 35 anni di rock? "Il garage di casa Pedrini in cui io, Enrico e 'Illorca' iniziamo a fare le prove. Il mio sogno di fare della musica il mio lavoro nasceva lì", ricorda.
IL FUTURO DELLA MUSICA
Nonostante l'addio al palco, Pedrini afferma che la musica rimarrà sempre parte della sua vita. "Non esiste Omar senza musica. Inizia una chitarra dove finiscono le mie dita da quando avevo cinque anni", dichiara. Il futuro lo vede impegnato nel suo "buen retiro" in Toscana, dove produce vino e olio, ma non abbandonerà la musica. Progetta di costruire un piccolo studio per scrivere canzoni, magari per altri artisti.
IL ROCK NON MORIRÀ MAI
Pedrini ha attraversato quattro decenni di rock in Italia e vede segnali positivi per il futuro del genere. La rinascita delle band di chitarra in Inghilterra e l'attenzione attuale in Italia, per esempio verso i Måneskin, sono segnali di un genere che non morirà mai. "Come diceva Neil Young, il rock non morirà mai", conclude Pedrini.
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