NUOVA MUSICA
26 Marzo 2024
Franco Califano, uno dei più grandi nomi della musica italiana, sembra risvegliarsi dal silenzio grazie all'Intelligenza Artificiale. Ma come può la tecnologia dar nuovamente voce a un artista scomparso undici anni fa?
L'INEDITO DI CALIFANO E L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Il 30 marzo, esattamente a 11 anni dalla scomparsa di Franco Califano, la casa discografica Azzurra Music ha annunciato la pubblicazione del singolo inedito "Serenata a Roma", in anteprima sulle piattaforme digitali il 29 marzo. Il brano, sotto la firma di Califano - Del Giudice - Zeppieri, è un ritrovamento straordinario, recuperato da un vecchio "provino" registrato in casa agli inizi degli anni '80 e gelosamente custodito da Frank Del Giudice.
LA COLLABORAZIONE CON L'IA
"Serenata a Roma" è un'opera incompleta, un frammento di un'epoca passata che, grazie all'intelligenza artificiale, è stata portata alla vita in una forma nuova ed affascinante. La voce originale di Califano è stata estrapolata dalla vecchia audiocassetta e, attraverso un processo di apprendimento, l'intelligenza artificiale ha completato le parti mancanti del testo, seguendo il modello della voce e delle note esistenti.
IL LEGAME CON IL PASSATO E IL PRESENTE
L'uscita di "Serenata a Roma" sembra confermare la profezia dello stesso Califano, che chiedeva che sulla sua lapide venisse incisa la frase "Non escludo il ritorno". Il brano, infatti, non è solo un omaggio a Roma, ma anche a Sandra Milo, l'attrice e amica di Califano recentemente scomparsa. In un gioco di rimandi al passato e al presente, la voce del Califfo risuona ancora una volta, portando con sé un velo di nostalgia.
L'IA E LA MUSICA: UN NUOVO TERRENO DI ESPLORAZIONE
L'uso dell'Intelligenza Artificiale nel campo della musica apre nuovi orizzonti di esplorazione e creatività. Il caso di "Serenata a Roma" non è il primo esperimento di questo tipo: i Beatles, ad esempio, hanno utilizzato un processo simile per ricavare la voce di John Lennon da una vecchia musicassetta per l'iniziativa "Now and Then". Queste esperienze dimostrano che la tecnologia può essere un prezioso alleato dell'arte, capace di superare i limiti del tempo e di rivitalizzare il patrimonio culturale.
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