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Teatro e musica all’interno del carcere

Teatrando, con giovani e figure professionali "in presenza"

Teatro e musica all’interno del carcere

 Torna al carcere, il progetto Teatrando con giovani e figure professionali "in presenza" dopo l’ultimo appuntamento di ‘videoTeatro’ del 29 marzo 2023 e tre anni d’interruzione, negli ingressi, causa pandemia-Covid. Non solo ‘teatro’ ma anche ‘musica’ per il primo dei 3 appuntamenti in programma.

Il 17 aprile alla ribalta due giovani professionisti diplomati e allievi dei corsi accademici: Simone Bozzato e Thomas Campagna, coordinati dal docente Alberto Macchini, del conservatorio Buzzolla di Adria, con la presenza del Direttore Paolo Zoccarato. In scena dunque “Adria percussioni ensemble”, una formazione nata nel 2007 e che ha svolto un’intensa attività concertistica, nel Veneto, in Italia e in Europa, fino ad ottenere significativi riconoscimenti nella partecipazione a festival mondiali e a concorsi internazionali.

A seguire, torna ‘il teatro scolastico’ con 2 proposte. Il 29 maggio “Senza niente”, uno spettacolo di mimo, protagonista Massimo Farina, figura professionale poliedrica. L’11 giugno 2024 dopo “Libera nos a mafia” del 2019, con un coraggioso messaggio di denuncia, di memoria storica e di agganci all’attualità, ritorna il laboratorio teatrale scolastico del liceo scientifico Cornaro di Padova, con “So-stare” nei conflitti”, per la regìa di Massimo Farina e Riello: un’analisi sull’incapacità dell’uomo di guardarsi dentro. “Teatrando: giovani e scuola in scena, progetto ormai ventennale, promosso dal Vicariato di Este, intende focalizzare l’attenzione sui percorsi formativi in atto nei tanti laboratori teatrali scolastici di istituti superiori, moltiplicandone le occasioni di visibilità, valorizzando così il talento recitativo di tantissimi studenti-attori, animati da grande passione per il teatro.

Nel 2022, il Vicariato di Este ha firmato un Protocollo d’Intesa con il Prap, volto alla definizione di rapporti collaborativi finalizzati ad implementare il benessere della popolazione ristretta negli istituti penitenziari del Triveneto. Da tempo l’amministrazione penitenziaria riconosce il Teatro come risorsa importante, foriera di ricchezza umana, formativa e trattamentale, con ricadute positive a tutti i livelli-commenta la Referente Teatrando Masìa Manuelita. Il ritorno alla normalità-post Covid- consente il ritorno al ‘teatro in presenza’, con studenti in carne ed ossa, entusiasti nel presentare quanto prodotto nell’anno scolastico in corso. Le iniziative vedono il patrocinio dell’Usr-Ufficio V-RO, della Provincia e del Comune di Rovigo, del Centro francescano di ascolto e la collaborazione della direzione carceraria, con l’avallo del ministero di giustizia e del Prap.

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