SERIE TV
19 Aprile 2024
L'esperienza dello stalking è un incubo che pochi possono comprendere fino in fondo. È una violenza invisibile, ma altrettanto devastante, che si insinua nella vita delle persone, alterandone l'equilibrio e la serenità. "Baby Reindeer", la serie Netflix che ha conquistato il pubblico italiano, racconta proprio questa realtà, attraverso la storia vera di Richard Gadd, vittima di stalking per anni.
La serie, scritta e prodotta dallo stesso Gadd, racconta la sua esperienza di stalking durata anni, ad opera di una donna, Martha. La storia, inizialmente portata in giro per il Regno Unito in uno spettacolo teatrale, è ora disponibile su Netflix in 7 episodi che lasciano con il fiato sospeso e fanno riflettere. Il racconto parte da un incontro casuale in un pub tra Donny, interpretato da Gadd, e Martha, una cliente che dichiara di non avere soldi per comprare un tè pur affermando di essere un'importante avvocato. Da quel tè offerto inizia una spirale oscura di comportamenti che superano ogni immaginazione, mentre Donny cerca di affrontare i traumi e le difficoltà della sua vita.
Lo stalking viene raccontato per quello che realmente è: un incubo nel quale una persona insistente diventa un fantasma capace di perseguitarti anche quando non ti scrive, non ti chiama, non è più nella tua vita. È una violenza psicologica che, in questo caso particolare, sembra avere più vittime che carnefici. La serie non demonizza la figura della stalker, ma spiega quali sono i comportamenti che, da entrambi i lati, alimentano un fenomeno pericolosissimo. Un crimine che, spesso, cresce di gravità perché viene sottovalutato e considerato non denunciabile.
Oltre alla storia, "Baby Reindeer" si fa notare per un eccezionale cast: nel ruolo di Martha c'è la brava Jessica Gunning (già vista nel film "Pride" e in "The Outlaws") e una strepitosa Nava Mau, che ha un ruolo centralissimo nell'evoluzione della serie, oltre allo stesso Richard Gadd, un attore capace con un solo sguardo di trasferire, senza lamentarsene, tutta la sua sofferenza.
Questa storia, nei suoi dettagli e nei suoi infiniti livelli di lettura, lascerà il segno. Non solo per la tematica trattata, ma anche per la capacità di far riflettere lo spettatore sulla complessità delle dinamiche umane, sulle sfumature di grigio che caratterizzano le relazioni tra le persone e sulla necessità di affrontare con serietà e attenzione fenomeni come lo stalking.
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