L’INTERVISTA
22 Maggio 2024
“In Adriatic lng non registriamo alcun tipo di infortunio da diversi anni ma l'attenzione alla sicurezza è estremamente alta: in campo tantissime iniziative affinché la cultura sul tema della sicurezza rimanga ai massimi livelli”.
Sono le parole di Alfredo Balena, direttore del Dipartimento Salute e Sicurezza Ambiente di Adriatic lng e ospite negli studi di Delta Radio per parlare di sicurezza sul lavoro.
Purtroppo le cronache nazionali ci restituiscono notizie di incidenti sul luogo di lavoro, che - come nell’ultima tragedia della diga di Suviana - sono vere e proprie stragi. Quando ha letto di Suviana che sentimento ha avuto dottor Balena?
“Tutti noi non vorremmo più sentire notizie di tragedie simili, rimaniamo allibiti e ci chiediamo come si possano ancora verificare tragedie di questo tipo. L’ultimo dramma nella diga di Suviana ci ha colpito profondamente. Cerchiamo di capire le cause e di alzare l’allerta, dobbiamo essere sempre presenti con tutta l'attenzione possibile affinché non si ripetano in nessuna organizzazione industriale”.
I dati dell’Inail sono preoccupanti: nel 2023 oltre 1000 incidenti mortali sul luogo di lavoro, con una media di tre casi al giorno. Di fronte a questa situazione Adriatic Lng che misure ha preso?
“Non registriamo nessun tipo di infortunio da diversi anni ma l'attenzione sull'argomento è estremamente alta: mettiamo in campo tantissime iniziative affinché la cultura collettiva della nostra azienda sulla sicurezza sia ai massimi livelli. Riteniamo che per avere degli ottimi standard sulla sicurezza sia importante la formazione delle persone affinché possano ragionare per prevenire qualsiasi tipo di incidente ed è su questo che noi continuiamo a lavorare e a investire. Abbiamo un Safety Journey, delle iniziative che permettono a tutta la nostra forza lavoro di avere una cultura della sicurezza e strumenti che ci permettono di gestirla, tra questi le analisi di rischio prima di effettuare qualsiasi tipo di lavoro”.
Quali sono le attività di formazione e prevenzione che mettete in campo all'interno dell’azienda?
“Puntiamo innanzitutto su programmi di formazione specifici e continuativi per avere safety leader in campo e cioè persone che non seguano pedissequamente una procedura ma che ci ragionino e la facciano loro. Ci dedichiamo a mantenere tutte le nostre attrezzature integre ed efficienti. Vengono svolte attività di manutenzione sia da nostri operatori, sia da ditte specializzate. Oltre ai nostri dipendenti ci sono ditte in appalto che lavorano sulla piattaforma e pretendiamo che i nostri contrattori abbiano la stessa cultura sulla sicurezza dei nostri dipendenti e per questo prima di andare a bordo del terminale vengono addestrati. Questo ci assicura una migliore gestione delle attività in perfetta sicurezza”.
Per far radicare la cultura della sicurezza nella società bisogna però partire dagli adulti di domani; ovvero dai giovani. Ci sono modi innovativi per coinvolgerli maggiormente su questo tema prioritario che va oltre il luogo di lavoro ma impatta sulla vita di tutti i giorni?
“Sì, riteniamo che la cultura della sicurezza vada sviluppata durante la crescita perché non riguarda solo gli ambienti industriali ma anche la vita quotidiana: sono tantissimi gli incidenti domestici, banalmente anche mentre si cambia una lampadina. Per questo abbiamo anche sostenuto alcune attività di sensibilizzazione su questi temi nelle scuole.”
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