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ROVIGORACCONTA

Rovigoracconta, il festival che riempie le piazze

Molti partecipanti agli incontri con autori e alle iniziative collegate alla manifestazione

Rovigoracconta, il festival che riempie le piazze

Un festival col pieno di visitatori e partecipanti. Rovigoracconta 2024 ha chiuso ieri la tre giorni di appuntamenti letterari rinnovando un successo di interesse e pubblico.

L’ultima intensa giornata di Rovigoracconta si è aperta la mattina, dopo le celebrazioni per la festa della Repubblica, con gli “Ultracorpi” di Francesca Marzia Esposito, che combatte gli estremismi della cura del corpo, tema comune ad altre pubblicazioni protagoniste di ieri: dai consigli per un “Digiuno immaginale”, in un rinnovato rapporto meditativo con il proprio corpo, di Selene Calloni Williams, ai suggerimenti di Franco Berrino per “Fermare il tempo”, rallentando l’inevitabile età biologica.

Un altro focus del “sognare forte in arancione” di quest’anno è stata la figura della donna e la rivendicazione dei suoi diritti. Ecco dunque Jennifer Guerra, che con “Il femminismo non è un brand” lancia un grido di allarme a sottrarre il femminismo dalla manipolazione commerciale “addomesticandolo”, mentre Sara A. Benatti in “La maledizione di Arianna” ha riletto il noto mito sottolineando la storica negazione della libertà alle donne; Flavia Carlini nel suo “Noi vogliamo tutto” rivela gli abusi sul luogo di lavoro e la violenza medica, l’indifferenza e la responsabilità, di cui sono troppo spesso vittime le donne e una denuncia alla violenza di genere con i consigli legali su come difendersi è arrivata dalla nota attivista Cathy La Torre nel suo “Non è normale”.

Non sono mancati per gli appassionati del genere i romanzi: “Il sentiero selvatico”, sulla difesa della natura, di Matteo Righetto e “Ora amati” di Roberto Emanuelli sull’amore logorante; né i saggi: dall’analisi della creatività da parte di Annamaria Testa con “La trama lucente”, all’analisi storica e umana della figura di Matteotti in “Tempesta. La vita di Giacomo Matteotti” di Antonio Funiciello all’impietosa denuncia dei limiti dei governanti di Sergio Rizzo nel suo “Io so io. Come i politici sono tornati a essere intoccabili”, o “Il re di tutti. Un ritratto di Stephen King raccontato magistralmente dal suo traduttore”, Luca Briasco, fino all’invito ad un’esistenza più autentica da parte del teologo Vito Mancuso: “Non ti manchi mai la gioia”, che ha calato il sipario sul festival.

Tra le tante le iniziative correlate alla presentazione dei libri, le proposte di Rovigoracconta Off, grazie alla collaborazione con varie realtà cittadine. Per i più golosi e amanti del palato, “Il sogno della granita” della gelateria Godot, “Il sogno del gin”, a cura di Raró Shop, oppure “Un viaggio nel gusto tra Italia e Giappone” suggerito da Inki Makisushi. Spazio al benessere corpo-mente con i “Dieci minuti di meditazione” proposti da I.Life Cosmetici o nella cura degli spazi, grazie a “Trasforma la tua casa con una domanda” di Bolzoni Galleria. Attenzione anche ai bambini con l’esperienza di Babylon Lingue “You may say i’m a dreamer”, oltre allo spettacolo del Teatro Moro, in collaborazione con Il Teatro siete Voi, “Turbo dizel”, nei giardini Matteotti. E naturalmente il racconto diretto di Delta Radio, media partner del festival, in ”Rovigoracconta on air”.

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