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04 Giugno 2024
Il panorama televisivo italiano è scosso da un cambiamento significativo: Amadeus, uno dei volti più noti della Rai, e il popolare format "I soliti ignoti" lasciano la rete ammiraglia per approdare sul Nove. La notizia, confermata da Laura Carafoli, responsabile dei contenuti del gruppo Warner per il Sud Europa, segna una svolta epocale per la televisione pubblica italiana. "A settembre Amadeus arriverà sul Nove con Identity, il format noto in Italia come I soliti ignoti", ha dichiarato Carafoli in un'intervista a la Repubblica.
"I soliti ignoti", in onda sulla Rai dal 20 marzo 2017 al 15 aprile 2023, ha rappresentato un pilastro della programmazione serale della rete. Condotto inizialmente da Fabrizio Frizzi e poi da Amadeus, il programma ha conquistato il pubblico con la sua formula accattivante e la presenza carismatica del conduttore. Ora, con il passaggio al Nove, il format cambierà nome ma non volto, mantenendo Amadeus al timone.
Il trasferimento di Amadeus e del format ha sollevato non poche preoccupazioni all'interno della Rai. L'Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai, ha espresso la propria delusione e preoccupazione in una nota ufficiale. "Se Amadeus lascia la Rai e si porta via anche i format di successo, il problema per l’azienda non è di poco conto. In ballo ci sono contratti pubblicitari e pubblico che potrebbero insieme cambiare canale", si legge nella nota. Il sindacato ha criticato duramente i vertici di viale Mazzini, accusandoli di ignorare le ricadute di queste decisioni sui conti dell'azienda e sull'organizzazione del lavoro. "A viale Mazzini fanno finta di niente e i vertici, vecchi e nuovi allo stesso tempo, si mostrano gaudenti di firmare nuovi contratti plurimilionari", continua la nota, sottolineando la mancanza di un piano industriale chiaro e le conseguenze negative per i lavoratori.
La perdita di un conduttore del calibro di Amadeus e di un format di successo come "I soliti ignoti" rappresenta una sfida significativa per la Rai. La rete dovrà affrontare non solo la concorrenza del Nove, ma anche la necessità di rinnovare la propria offerta per mantenere il pubblico e gli investitori pubblicitari. La sostituzione del programma con "Affari tuoi" potrebbe non essere sufficiente a colmare il vuoto lasciato da "I soliti ignoti". Inoltre, le critiche del sindacato mettono in luce problemi strutturali all'interno dell'azienda, come i tagli alle retribuzioni, la riduzione degli organici e l'azzeramento degli investimenti sulle news. Questi problemi potrebbero compromettere ulteriormente la capacità della Rai di competere in un mercato televisivo sempre più frammentato e competitivo.
La situazione attuale della Rai solleva domande importanti sul futuro della televisione pubblica in Italia. La perdita di figure chiave come Amadeus e di format di successo potrebbe segnare l'inizio di un declino o, al contrario, spingere l'azienda a rinnovarsi e a trovare nuove strategie per attrarre il pubblico. La risposta a queste domande dipenderà in gran parte dalle scelte dei vertici aziendali e dalla loro capacità di affrontare le sfide con una visione chiara e innovativa. In un panorama mediatico in continua evoluzione, la Rai dovrà dimostrare di essere in grado di adattarsi e di rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più esigente e diversificato. Solo il tempo dirà se l'azienda saprà trasformare questa crisi in un'opportunità di crescita e rinnovamento.
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