SERIE TV
17 Giugno 2024
Stropicciato, burbero, ruvido nei modi e insofferente alle regole, ma allo stesso tempo generoso, empatico, intuitivo e infallibile nella risoluzione dei casi gialli. Il vicequestore Rocco Schiavone, interpretato da Marco Giallini, torna a indagare nella sesta stagione della serie che porta il suo nome. Le riprese sono in corso e la messa in onda è prevista per il prossimo anno su Rai. Questa nuova stagione promette di essere particolarmente movimentata, con ambientazioni che spaziano dalle Alpi italiane fino a Buenos Aires, in Argentina.
Le riprese della sesta stagione di "Rocco Schiavone" sono iniziate l'11 marzo ad Aosta, città in cui è ambientata la storia. Successivamente, la produzione si è spostata a Roma, dove continuerà fino a giugno, per poi riprendere a settembre in Argentina, a Buenos Aires, per altre tre settimane. È la prima volta che la serie si sposta oltreoceano, un cambiamento significativo che aggiunge un tocco di internazionalità alla trama. Il regista Simone Spada ha spiegato che questa scelta è dovuta a una parte del racconto che porta Rocco e i suoi amici storici, Brizio (interpretato da Tullio Sorrentino) e Furio (Mirko Frezza), a Buenos Aires alla ricerca del loro amico Sebastiano (Francesco Acquaroli), che li ha traditi e abbandonati da tempo. Questo spostamento geografico non solo arricchisce la narrazione, ma offre anche nuove sfide logistiche e creative per la produzione.
Ma come ritroveremo il protagonista? Secondo il regista, Rocco è sempre lui, ma più maturo e profondo del solito. Le nuove puntate sono tratte dai romanzi di Antonio Manzini, che firma anche la sceneggiatura. In particolare, la stagione si basa sul libro "Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Sud America?", su un racconto inedito dell'autore e sul romanzo "Le ossa parlano". Quest'ultima è un'indagine dura e pesante che crea in Rocco un profondo turbamento, mettendo in luce la sua empatia e la sua partecipazione emotiva ai casi.
Le riprese non sono state sempre agevoli, specialmente quando la troupe ha dovuto girare in uno chalet isolato a 2.200 metri sulle montagne sopra Aosta, raggiungibile solo con i gatti delle nevi. Trasportare tutta l'attrezzatura in quel luogo remoto, con due metri di neve e temperature rigide, è stato un compito arduo. Tuttavia, queste difficoltà hanno contribuito a creare un'atmosfera unica e suggestiva, che si rifletterà sicuramente nella qualità delle scene. Marco Giallini, nei panni di Rocco Schiavone, ha affrontato il freddo con il suo iconico Loden e le Clarks ai piedi. "Ormai si è abituato: quel cappotto è diventato il suo vestito preferito e gli calza a pennello!" ha commentato il regista Simone Spada. Anche la famosa lavagna su cui Rocco scrive le "rotture di scatole" in ordine di gravità farà il suo ritorno, diventando ormai uno stato mentale per i fan della serie.
La sesta stagione introduce anche una new entry nella squadra del vicequestore. Il personaggio di Italo Pierron, l'agente valdostano fidato collaboratore di Schiavone, sarà interpretato quest'anno da Paolo Bernardini. Rosario Rinaldo, amministratore delegato di Cross Productions, ha spiegato che nelle serie lunghe è comune che alcuni attori non possano continuare per altri impegni, rendendo necessarie delle sostituzioni. Il personaggio di Italo avrà un arco narrativo che si conclude in questa stagione, rendendo il cambio più accettabile per gli spettatori.
"Rocco Schiavone" non è solo un successo in Italia, ma ha conquistato anche il pubblico internazionale. La serie è stata acquistata da una piattaforma statunitense e, con il titolo di "Ice Cold Murders", fa ottimi ascolti anche in Nord America. "È uno dei rari prodotti italiani apprezzati in America ed è stato già rinnovato l’acquisto anche della stagione che stiamo ancora girando" ha spiegato Rinaldo. Questo successo internazionale è un ulteriore riconoscimento della qualità della serie e delle performance di Marco Giallini, descritto da Rinaldo come "in stato di grazia". La sesta stagione di "Rocco Schiavone" promette di essere un viaggio emozionante e ricco di sorprese, con una narrazione che si sposta dalle Alpi italiane alle strade di Buenos Aires. Con un protagonista più maturo e profondo, nuove dinamiche e personaggi, e una produzione che non teme le sfide logistiche, questa stagione si preannuncia imperdibile per i fan della serie.
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