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Colture in emergenza, c’è Condifesa

Come assicurarsi: “Dal 2003 c’è anche un fondo nazionale per riparare dai danni da catastrofe”

Colture in emergenza, c’è Condifesa

Condifesa Veneto Est al fianco dei lavoratori del settore primario. Tiziano Girotto, direttore dell’organizzazione, ai microfoni di Delta Radio per il programma “Eccellenti” con Fiammetta Benetton, ha illustrato tutti i vantaggi di essere assicurati e quali aiuti arrivano ai lavoratori del settore primario nei casi emergenziali, come accade ormai ogni anno sempre di più.

Un punto di riferimento importante nella gestione del rischio nel settore agricolo, in relazione in particolare ai cambiamenti climatici, come verificatosi un paio di giorni fa, proprio a Rovigo, con una tromba d’aria e precipitazioni molto intense.

“I danni – ha detto Girotto – in realtà sono già partiti da inizio primavera con alcune gelate che hanno colpito la frutta precoce. A maggio, le precipitazioni abbondanti in alcune zone del Polesine e della bassa padovana che hanno fatto esondare i fiumi e hanno allagato per giorni le coltivazioni, non hanno lasciato scampo alle aziende, costrette a riseminare. Se, però, si è assicurati, si riesce a recuperare parte dei costi. L’attività agricola è a cielo aperto e dipende dagli eventi atmosferici. E’ per questo che cinquant’anni fa sono nati consorzi per esigenza degli agricoltori per contrattazioni collettive con le compagnie di assicurazione. Negli ultimi anni, c’è stata difficoltà a trovare copertura assicurativa, pertanto è importante fare attività preventiva. È necessario anche cambiare mentalità e modo di operare per difendersi da sfide ormai incontrollabili”.

E ancora: “Noi con le aziende che si associano avviamo una contrattazione. Siamo con 19 compagnie di assicurazione per ottenere coperture in base alle varie necessità rispetto ai danni derivanti dal clima”.

C’è infatti, spiega ancora Girotto, “un’associazione ad hoc che si cura di altri problemi, come le malattie delle piante. Ad esempio, facendo trattamenti quando sono necessari e non eccedendo in modo da rimanere in un’agricoltura sostenibile, seguendo dunque buone pratiche, si può intervenire con fondi mutualistici, strumenti agevolati da contributi pubblici. Dal 2003 inoltre c’è anche un fondo nazionale per i danni da catastrofi”.

“Il consorzio – ha commentato Girotto – fa da collettore, verifica tutto, autorizza eventuali risarcimenti, facilita l’erogazione dei contributi. Ad oggi, un terzo della produzione è assicurata, ovvero 39 miliardi di produzione lorda vendibile. Gli assicurati si trovano quasi esclusivamente nelle regioni del nord, in particolare Veneto ed Emilia Romagna. Questo è un problema poiché non c’è la cultura della gestione del rischio nel centro sud e ciò comporta difficoltà perché i contributi sono comunitari e uno degli obiettivi della comunità europea è che siano diffusi in tutto il territorio. Ricordiamo che nel 2023, attorno a noi, alcune province hanno avuto danni totali”.

Non solo agricoltura: si aiutano infatti anche gli allevatori, come per alcune malattie degli animali o ancora per lo smaltimento corretto delle carcasse. Ci sono assicurazioni anche per serre e strutture. “L’anno scorso – ha aggiunto Girotto – sono stati rimborsati 750 milioni di cui 8 a Rovigo. Un altro dato importante riguardante il nostro territorio è che su 100mila ettari di superficie agricola, quasi la metà è assicurato, un buon segnale”.

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