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17 Luglio 2024
Chi avrebbe mai pensato che due artisti come Colapesce e Dimartino, con un approccio alla musica tanto bizzarro quanto sofisticato, potessero conquistare il cuore del pubblico italiano? Eppure, Lorenzo Urciullo (Colapesce) e Antonio Di Martino (Dimartino) hanno dimostrato che anche nel panorama musicale odierno, dominato da hit radiofoniche e ritmi immediati, c'è spazio per la profondità e la complessità. Il loro singolo "Innamorarsi perdutamente non è mai un affare" sta riscuotendo un successo notevole, nonostante l'arrangiamento complesso e i riferimenti espliciti che lo rendono meno radiofonico rispetto ad altre canzoni estive.
Ma a quale prezzo? La vita dell'artista, come confessano in un'intervista a Repubblica, è tutt'altro che semplice. "Alla fine del tour svilupperemo i nostri progetti, ci riposeremo, dal 2020 non ci siamo più fermati", dichiarano. Una pausa necessaria, dunque, per due artisti che dal 2020 non hanno mai smesso di lavorare, tra concerti, registrazioni e apparizioni pubbliche. "Chi lavora in campo artistico è più esposto, la musica è cambiata, c'è bisogno di successi, di apparire in contesti super, soprattutto sui social. In un giovane ciò può far saltare i nervi", spiegano, sottolineando come lo stress e la depressione siano ormai compagni di viaggio inseparabili per molti artisti.
Non solo amore e depressione, però, nei testi di Colapesce e Dimartino. La loro canzone "Ragazzo di Destra" affronta temi politici e sociali, raccontando la storia di due posizioni in cui una prevale in modo forte e mai visto prima. "Manca la possibilità di critica, Meloni interviene anche sulle scelte artistiche delle emittenti tv", affermano, evidenziando come la libertà artistica sia sempre più minacciata. Un messaggio forte, che si inserisce in un contesto in cui, secondo loro, nemmeno i grandi nomi della musica sembrano voler prendere posizione per smuovere le coscienze.
E a proposito di grandi nomi, il paragone con Franco Battiato è inevitabile. "Battiato è inarrivabile, ha venduto milioni di copie con quei testi e quegli arrangiamenti. Per noi non è stato voluto: Musica leggerissima nasce dalla volontà di scrivere una canzone sulla depressione, sui nostri traumi post Covid, le nostre debolezze. Il successo è quasi un incidente", spiegano. Un successo che, se da un lato li ha consacrati come nuovi protagonisti della scena musicale italiana, dall'altro ha accentuato le pressioni e le aspettative nei loro confronti.
Un tema che sta particolarmente a cuore a Colapesce e Dimartino è la crisi emotiva dei giovani. "I ventenni vivono una crisi emotiva fortissima. Fossi il ministro della Salute mi occuperei della loro salute mentale. Noi siamo corazzati: quando abbiamo iniziato c'era già la crisi del disco. Ma bisognerebbe abituare i ragazzi alla possibilità del fallimento", affermano. Parole che risuonano come un monito in un'epoca in cui il successo sembra essere l'unica misura del valore di una persona, e il fallimento un tabù da evitare a tutti i costi.
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