Cerca

ADRIA

Masterclass di “Storia del jazz”

Il corso si focalizza in particolare su tre capolavori: “Kind of blue”, “Mingus Ah Um” e “A love supreme”

Masterclass di “Storia del jazz”

Mentre agosto batte gli ultimi colpi, a Villa Mecenati si è già in clima lavorativo: infatti è in programma la masterclass “Storia del jazz” con il maestro Emiliano Pintori promossa dal conservatorio Buzzolla con il coordinamento di Emilio Marinelli.

Il corso si svolgerà nelle tre giornate di lunedì 2, martedì 3 e mercoledì 4 settembre dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17 nell’aula magna della succursale in via Arzeron. La lezione di mercoledì sarà anche online. Le masterclass sono gratuite per gli allievi del Buzzolla, invece la partecipazione degli esterni è regolata dall’apposito regolamento che si trova nel sito web dell’istituto musicale di viale Maddalena. Per informazioni e iscrizioni inviare un mail a produzione@conservatorioadria.it

Al centro del corso tre capolavori musicali: “Kind of blue” di Miles Davis, “Mingus Ah Um” di Charles Mingus e “A love supreme” di John Coltrane.

Questo il programma dettagliato della masterclass.

La prima giornata è dedicata a “Kind of blue” di Miles Davis che, a più di sessant’anni dall’uscita discografica, rimane uno dei capolavori indiscussi del jazz, mantenendo inalterato il suo fascino. É la storia del demiurgo Davis capace di dare una forma definitiva a quella svolta modale che influenzerà tutto il jazz a venire, richiamando a sé alcuni tra i protagonisti dell’epoca: dal gigante John Coltrane al talento indiscutibile di Julian “Cannonball” Adderley, dalla ritmica impeccabile di Paul Chambers e Jimmy Cobb, al pianismo brillante di Wynton Kelly. Ma soprattutto richiamando tra le sue file, solo per questa occasione, il genio innovativo di Bill Evans, il cui contributo è fondamentale per comprendere quest’opera. L’incontro si dividerà tra una contestualizzazione storica del capolavoro di Miles Davis e un’attenta analisi formale.

Nella seconda giornata viene analizzata la musica di Mingus indissolubilmente legata alla sua complessa e vulcanica personalità, multiforme e abitata da forze tra loro in aperto contrasto, in cui la gamma delle emozioni umane appare come rappresentata nella sua totalità e complessità. Attraverso l’uso di forme musicali estese e articolate, alla sua personale integrazione tra composizione e improvvisazione e alla capacità di valorizzare e mettere in dialogo i musicisti che lo accompagnavano, Mingus ha dato vita ad un universo sonoro ancora in grado di stupire e che è indiscutibilmente tra le principali esperienze musicali del Novecento. “Mingus Ah Um”, pubblicato nel 1959, è probabilmente il suo lavoro più conosciuto, e a partire da questo sarà tracciato un percorso volto ad inquadrare la centralità di Charles Mingus tra i grandi compositori del Novecento e un’analisi mirata a rivelare la ricchezza formale della sua musica anche al di là di quest’opera.

La terza e ultima giornata parte da una data: 9 novembre 1964, quando John Coltrane insieme ai sodali McCoy Tyner, Jimmy Garrison ed Elvin Jones, varcarono le porte del leggendario studio di registrazione di Rudy Van Gelder a Englewood Cliffs, per regalare uno dei lavori più profondi e celebrati nell’ambito della musica afroamericana e non solo: “A love supreme”. L’incontro, data anche la stessa natura del capolavoro di Coltrane, sarà principalmente rivolto a ricostruire il percorso artistico che ha portato a realizzarlo, ma sarà anche l’occasione per un’analisi dei processi compositivi e performativi di quest’opera, osservandone l’impatto con la scena musicale, la sua eredità e accennando alla produzione successiva di Coltrane.

Emilio Pintori si laurea in scienze della comunicazione nel 2005 per poi conseguire il diploma accademico di II livello in musica jazz nel 2010. Il suo impegno professionale si suddivide tra l’essere organizzazione, relatore, musicista, conferenziere, docente di masterclass, oltre a esibirsi in concerti.

Tra la sua attività discografica da segnalare nel 2010 la registrazione di “Contiguity” in organ trio con Marco Bovi e Andrea Nunzi (2012, Lhobo Music) disco della settimana su “Fahrenheit” di Radio Rai3. Nel 2015 pubblica per Alman music “The busgatters”, brani originali di Marco Bovi con Stefano Senni e Zeno De Rossi. Con la cantante Eloisa Atti realizza un lavoro dedicato a Billy Holiday “Everything happens for the best”, 2017, un lavoro di brani originali, quindi “Edges” 2018 presentato live al salone del libro di Milano e trasmesso dalla trasmissione “Idealista” su Radio Rai3. Sempre nel 2022 esce “Secret Planet” con la Roost big band con ospite Joel Frahm.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400

Video del Giorno

NextGenerationEU

Aggiorna le preferenze sui cookie