L’INTERVISTA
28 Agosto 2024
“Immessi in rete 4,4 miliardi di metri cubi di gas naturale, pari al consumo annuale di gas del Veneto”
Quattro miliardi e 400mila metri cubi di gas naturale: è questo il volume immesso in rete nei primi sei mesi del 2024 dal rigassificatore di Adriatic LNG, registrando un incremento del 5% rispetto al semestre dell’anno precedente. “Si tratta di un quantitativo pari al consumo annuale di gas naturale della regione Veneto” afferma ai microfoni di Delta Radio Alessandro Carlesimo delle Relazioni esterne di Adriatic LNG, illustrando i risultati record dell’infrastruttura situata al largo della costa veneta, in provincia di Rovigo.
Cosa significa per voi questo risultato?
“Vuol dire fornire una fonte di energia sicura e affidabile per le imprese e le famiglie italiane contribuendo così allo sviluppo del sistema produttivo e sociale del Paese. Adriatic LNG soddisfa circa il 15% dei consumi nazionali di gas naturale e i dati del 2024 confermano la nostra infrastruttura come la terza principale fonte di ingresso del gas naturale in Italia, dopo i gasdotti che collegano il nostro territorio all’Algeria e all’Azerbaijan”.
Abbiamo parlato di gasdotti… la peculiarità dei terminali di rigassificazione e di Adriatic LNG è quella di poter “dialogare” – dal punto di vista operativo – con più Paesi.
“Esatto. 4,4 miliardi non è solo una cifra significativa, quantitativamente parlando, ma può tradursi in due parole chiave: diversificazione e sicurezza. La nostra infrastruttura accoglie navi metaniere provenienti da diverse aree geografiche del mondo: Qatar, Stati Uniti, Europa, Nord Africa… Questa diversità delle rotte di approvvigionamento aumenta la competitività e sicurezza del sistema energetico italiano ed europeo. C’è infatti una sostanziale differenza tra un terminale di rigassificazione e un gasdotto: quest’ultimo costituisce un collegamento fisico tra il Paese produttore e quello consumatore, mentre un rigassificatore consente di ricevere GNL da una pluralità di Paesi superando questo limite. Il gas naturale viene estratto dai giacimenti sotterranei, liquefatto ad una temperatura di -160°C - in modo tale da ridurre il suo volume di circa 600 volte - e trasportato via nave, anche a lunga distanza, verso i Paesi consumatori, come l’Italia. Qui i terminali di rigassificazione riportano il GNL allo stato gassoso, per essere poi immesso in rete e utilizzato per la generazione di energia elettrica, per i processi produttivi delle industrie, per uso domestico, per i trasporti…”
Un tema, quello della sicurezza energetica, diventato ormai all’ordine del giorno in seguito all’esplosione del conflitto tra Russia e Ucraina. Come è cambiato il vostro modo di lavorare a partire dal febbraio 2022?
“L’Italia è fortemente dipendente dalle importazioni di gas naturale (che coprono circa il 95% del fabbisogno nazionale) e la crisi ucraina ha reso l’opinione pubblica più sensibile al tema della sicurezza energetica e all’importanza di avere infrastrutture energetiche, come i rigassificatori, per rendere più flessibile e diversificato il nostro sistema di approvvigionamento. In questi ultimi anni, a livello operativo, non ci sono stati grandi cambiamenti se non il maggiore utilizzo delle navi Q-Flex, tra le più grandi disponibili sul mercato”.
Transizione energetica. In questa fase importante sia dal punto di vista ambientale che politico, quale ruolo sta giocando il gas naturale?
"L'Europa mira a coprire il 45% del fabbisogno energetico con fonti rinnovabili entro il 2030. In questo contesto il gas naturale, ovvero il combustibile fossile con la minore impronta carbonica, continuerà a svolgere un ruolo cruciale, grazie alla sua flessibilità e capacità di soddisfare i picchi di domanda, specialmente per compensare l'intermittenza delle energie rinnovabili. Inoltre, è essenziale considerare che la sicurezza energetica include anche la sostenibilità economica. È importante promuovere le rinnovabili, ma al tempo stesso è fondamentale garantire l'efficienza e la competitività del sistema industriale italiano”.
Sappiamo che per Adriatic LNG la parola sicurezza è un mantra: sicurezza nel lavoro, per i dipendenti e i collaboratori...
“Per noi la salute e la sicurezza delle persone sono un valore centrale. Non registriamo alcun tipo di infortunio da diversi anni e lavoriamo per rafforzare la cultura sul tema della sicurezza tra tutti i nostri colleghi e fornitori”.
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