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Ferrara in Jazz, un viaggio tra tradizione e avanguardia nel cuore dell'Emilia-Romagna

La nuova stagione del Ferrara in Jazz promette un'esperienza musicale unica con 200 artisti e 50 appuntamenti.

Ferrara in Jazz:, un viaggio tra tradizione e avanguardia nel cuore dell'Emilia-Romagna

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Cosa rende il jazz un genere musicale così affascinante e senza tempo? Forse è la sua capacità di reinventarsi continuamente, di fondere tradizione e innovazione in un unico, vibrante linguaggio. Questo spirito di continua evoluzione è al centro della nuova stagione di "Ferrara in Jazz", che si prepara a incantare il pubblico con un programma ricco e variegato. Dal 24 gennaio, il Torrione San Giovanni, un bastione rinascimentale di Ferrara, ospiterà la seconda parte della ventiseiesima stagione di questo festival, un evento che si distingue non solo per la qualità degli artisti coinvolti, ma anche per la sua capacità di connettere la musica con il patrimonio culturale della città.

Il programma di "Ferrara in Jazz" è un autentico viaggio nella musica contemporanea, capace di abbracciare le molteplici sfaccettature del jazz. Con cinquanta appuntamenti, molti dei quali disponibili anche in streaming su Facebook, il festival offre una piattaforma per oltre 200 artisti, tra cui nomi di spicco della scena internazionale come Alec Orea, Will Vinson, Alex Sipiagin, Nitai Hershkovits, Bruce Forman, Michael Formanek, David Hazeltine e Ray Anderson. Questi musicisti, noti per la loro capacità di spingere i confini del jazz, porteranno sul palco performance che promettono di essere tanto innovative quanto coinvolgenti.

Non mancano, naturalmente, i protagonisti della scena jazz italiana, che avranno ampio spazio nel cartellone. Artisti del calibro di Fabrizio Bosso, Enrico Pieranunzi, Michele Polga, Giovanni Guidi, Domenico Caliri, Fabrizio Puglisi, Pietro Tonolo, Dario Deidda, Carlo Atti e Filippo Orefice rappresentano il meglio del jazz nostrano. La loro presenza non solo arricchisce il programma, ma sottolinea anche l'importanza di sostenere e promuovere il talento locale in un contesto internazionale.

Il successo di "Ferrara in Jazz" non sarebbe possibile senza il supporto di numerose istituzioni e partner privati. Il cartellone è stato realizzato con il contributo del Ministero della Cultura, della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Ferrara e dell'ENDAS Emilia-Romagna. Questo sostegno è fondamentale per garantire la qualità e la varietà del programma, che si svolgerà su tre serate alla settimana, dal venerdì alla domenica, spesso arricchite da jam session che permettono agli artisti di esprimere liberamente la loro creatività.

Uno dei momenti clou della stagione sarà la celebrazione dell'International Jazz Day il 30 aprile, in collaborazione con il Conservatorio Frescobaldi di Ferrara. In questa occasione, verrà assegnato il premio Emanuele Rossi 'Bravò', giunto alla sua terza edizione. Questo riconoscimento, che consiste in una borsa di studio per i seminari internazionali di alta formazione di Siena Jazz, rappresenta un'opportunità unica per i giovani musicisti di sviluppare ulteriormente le loro competenze e di affermarsi sulla scena jazzistica internazionale.

"Ferrara in Jazz"
non è solo un festival musicale; è un ponte tra cultura e innovazione, un evento che celebra la ricchezza del patrimonio musicale e culturale di Ferrara. Il Torrione San Giovanni, con la sua storia e la sua bellezza architettonica, offre una cornice ideale per un festival che si propone di esplorare le infinite possibilità del jazz. In un'epoca in cui la musica è spesso consumata in modo rapido e superficiale, eventi come questo ci ricordano l'importanza di fermarsi ad ascoltare, di lasciarsi trasportare dalle note e di scoprire nuove prospettive attraverso il linguaggio universale della musica.

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