LETTERATURA
12 Febbraio 2025
Fabio Volo, noto al grande pubblico per la sua versatilità come scrittore, attore e conduttore, è stato recentemente al centro di un curioso episodio che ha fatto discutere il mondo letterario italiano. Il suo ultimo libro, "Balleremo la musica che suonano" (Mondadori), è stato proposto per il prestigioso Premio Strega 2025. Tuttavia, Volo ha deciso di declinare l'invito, suscitando un acceso dibattito tra critici e lettori.
La candidatura di Volo al Premio Strega è stata avanzata da Fulvio Abbate, membro della giuria degli Amici della Domenica, noto per le sue provocazioni letterarie. Abbate, che l'anno precedente si era autocandidato al premio, ha visto in Volo un potenziale candidato, forse per la sua capacità di attrarre un vasto pubblico e per il suo stile narrativo accessibile. Tuttavia, la proposta ha colto di sorpresa lo stesso Volo, che inizialmente ha pensato si trattasse di una fake news.
La decisione di Fabio Volo di rifiutare la candidatura al Premio Strega è stata motivata da una riflessione personale. In un video pubblicato sul suo profilo Instagram, Volo ha espresso il suo rispetto per il premio, ma ha sottolineato come la sua storia personale e professionale sia diversa da quella degli autori tradizionalmente associati al prestigioso riconoscimento. "Fabio Volo e il Premio Strega mi sembrano due storie completamente diverse", ha dichiarato, evidenziando una sorta di dissonanza tra la sua identità di scrittore e l'immagine del premio.
Il Premio Strega, istituito nel 1947, è uno dei riconoscimenti letterari più ambiti in Italia, noto per premiare opere di narrativa di alto valore letterario. Nel corso degli anni, ha visto trionfare autori del calibro di Cesare Pavese, Elsa Morante e Umberto Eco. La candidatura di Volo, autore di best-seller spesso criticati per la loro semplicità stilistica, ha sollevato interrogativi sulla natura stessa del premio e su cosa significhi oggi essere uno "scrittore con la S maiuscola".
Fabio Volo è un fenomeno letterario che sfida le convenzioni. I suoi libri, spesso autobiografici e caratterizzati da uno stile diretto e colloquiale, hanno venduto milioni di copie, conquistando un pubblico trasversale. Tuttavia, la sua popolarità non sempre si traduce in riconoscimento critico. La sua decisione di rifiutare la candidatura al Premio Strega potrebbe essere vista come un'affermazione della sua identità di scrittore, libero dalle etichette e dalle aspettative del mondo letterario tradizionale.
La scelta di Volo di declinare l'invito al Premio Strega può essere interpretata come un messaggio di autenticità. In un'epoca in cui il successo è spesso misurato in termini di riconoscimenti e premi, Volo sembra voler ribadire l'importanza di seguire il proprio percorso, indipendentemente dalle pressioni esterne. "Io seguo sempre quello che sento", ha affermato, sottolineando un approccio alla scrittura che privilegia la sincerità e la connessione con i lettori.
Mentre il mondo letterario continua a interrogarsi sul significato del rifiuto di Volo, l'autore guarda avanti. Ha annunciato che sarà a Sanremo, non per il festival, ma per visitare un amico. Un gesto che riflette la sua volontà di vivere la vita secondo le proprie regole, lontano dai riflettori e dalle aspettative del mondo letterario. "Vinca il migliore sia a Sanremo che allo Strega", ha concluso, lasciando aperta la porta a nuove possibilità e avventure.
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