LUTTO
22 Aprile 2025
Cosa succede quando una voce inaspettata dall'altro capo del telefono dice: "Sono papa Francesco"? Per molti, è stato l'inizio di un momento indimenticabile, un contatto diretto con un pontefice che ha saputo avvicinarsi ai fedeli con gesti semplici ma profondamente significativi. Le telefonate di papa Francesco sono diventate simbolo di una Chiesa che si fa prossima, che ascolta e che risponde con calore umano.
LA CHIAMATA A SAMMY BASSO: UN LEGAME SPECIALE
Era novembre 2013 quando papa Francesco decise di contattare Sammy Basso, un giovane di Tezze sul Brenta affetto da progeria. Sammy, allora diciassettenne, aveva scritto al pontefice per esprimere la sua ammirazione per il modo diretto e sincero con cui si rivolgeva alla gente. La telefonata, avvenuta mentre Sammy era a scuola, si trasformò in una conversazione amichevole che lasciò un segno indelebile nel cuore del giovane e della sua famiglia. Nel marzo 2023, il Papa accolse Sammy in Vaticano, un incontro che i genitori del ragazzo ricordano con affetto sui social media.
STEFANO CAVIZZA E L'INCONTRO CON IL PAPA
Anche Stefano Cavizza, studente di Padova, ha avuto l'onore di ricevere una telefonata dal Santo Padre. Il 22 agosto 2013, dopo aver consegnato una lettera a un cardinale a Castel Gandolfo, Stefano si trovò a parlare con papa Francesco, che gli propose di darsi del tu. La conversazione, durata otto minuti, fu un momento di gioia e condivisione, con il Papa che incoraggiò Stefano a pregare per Santo Stefano e per lui stesso.
UN SORRISO IN TEMPI DIFFICILI: DON MARCO GALANTE
In piena pandemia da Covid-19, il 21 aprile 2021, don Marco Galante, cappellano all'ospedale di Schiavonia, ricevette una telefonata dal Papa. In un periodo in cui il sorriso era raro, la chiamata portò conforto e sostegno. Don Marco, sorpreso ed emozionato, raccontò di come il Papa lo ringraziò per il suo impegno e gli ricordò l'importanza di stare accanto a chi soffre.
L'ATTENZIONE AI PROBLEMI QUOTIDIANI
Papa Francesco non si è limitato a telefonare, ma ha anche agito concretamente per aiutare chi era in difficoltà. Nel novembre 2013, rispose alla lettera di un bambino veneziano preoccupato per i genitori costretti a lavorare la domenica. Il pontefice assicurò che la Chiesa stava cercando di intervenire per tutelare il "diritto alla domenica". Inoltre, inviò aiuti economici a due abitanti di Marghera, dimostrando ancora una volta la sua vicinanza ai più bisognosi. Le telefonate di papa Francesco sono state più di semplici conversazioni: sono state momenti di connessione umana, di empatia e di speranza. Un pontefice che ha saputo uscire dagli schemi tradizionali, portando il calore della sua presenza anche attraverso un semplice telefono.
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