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INIZIATIVA

Case a 1 euro nelle Piccole Dolomiti: un'opportunità per rinascere

Unione montana Pasubio lancia progetto per rivitalizzare contrade abbandonate con case a 1 euro

Case a 1 euro nelle Piccole Dolomiti: un'opportunità per rinascere

Nel cuore delle Piccole Dolomiti, un'iniziativa audace promette di trasformare il volto di dieci comuni montani, riportando vita e attività in contrade ormai abbandonate. L'Unione Montana Pasubio Piccole Dolomiti ha lanciato il progetto "Green communities Piccole Dolomiti Case a 1 euro", un piano ambizioso che mira a contrastare lo spopolamento delle aree montane e a rivitalizzare gli immobili disabitati.

UN EURO PER UNA NUOVA VITA
Il progetto si fonda su un'idea semplice ma rivoluzionaria: raccogliere immobili abbandonati, in qualsiasi stato di conservazione, e offrirli al prezzo simbolico di un euro. In cambio, gli acquirenti si impegnano a investire risorse proprie per rendere nuovamente abitabili queste case, trasformandole in residenze stabili. Un'opportunità concreta per ridare vita a edifici che altrimenti resterebbero infruttuosi e in rovina.

UN TERRITORIO DA RISCOPRIRE
L'Unione Montana comprende dieci comuni: Monte di Malo, Piovene Rocchette, Posina, Recoaro Terme, San Vito di Leguzzano, Santorso, Schio, Torrebelvicino, Valdagno e Valli del Pasubio. In queste aree, oltre 10 mila immobili sono in stato di abbandono. Spesso, i proprietari sono disposti a cedere questi beni senza trarne profitto, desiderosi di liberarsi del peso fiscale e delle responsabilità legate ai potenziali pericoli di crollo.

UN PROGETTO DI RINASCITA
"Questo progetto è una grande opportunità per il nostro territorio", afferma Mosè Squarzon, presidente dell'Unione Montana. Tuttavia, sottolinea l'importanza di comprendere lo spirito dell'iniziativa per evitare false aspettative. Ai proprietari di fabbricati fatiscenti si chiede un gesto di generosità verso il proprio territorio, mentre i futuri acquirenti devono essere consapevoli dell'impegno necessario per trasformare un immobile a costo quasi zero.

UN'OPPORTUNITÀ DA COGLIERE
I proprietari interessati hanno tempo fino al 30 giugno per depositare la propria disponibilità all'Unione Montana. Esperienze simili in altre parti d'Italia hanno già dimostrato come iniziative di questo tipo possano contribuire a contenere lo spopolamento delle zone rurali e montane, riportando vita e attività in luoghi che rischiavano l'abbandono.

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