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Special Olympics a Verona: un evento di inclusione e sportività senza precedenti

Dal 30 maggio al 2 giugno, Verona ospita 680 atleti con disabilità per nuoto e danza sportiva

Special Olympics a Verona: un evento di inclusione e sportività senza precedenti

Cosa rende un evento sportivo davvero speciale? Non solo le competizioni, ma anche l'inclusione e la partecipazione di tutta una comunità. Dal 30 maggio al 2 giugno, Verona diventerà il palcoscenico di un evento straordinario: gli Special Olympics. Per la prima volta, la città scaligera accoglierà oltre 1.500 persone, tra cui 680 atleti e atlete con disabilità, accompagnati da tecnici, familiari e volontari.

UN IMPEGNO CORALE PER UN EVENTO UNICO
Elisabetta Pusiol, direttore regionale di Special Olympics, sottolinea l'importanza di questa manifestazione: "Organizzeremo per la prima volta a Verona una grande manifestazione che coinvolgerà 700 atleti, 600 per il nuoto e 100 per la danza sportiva". Un evento che ha potuto contare su una collaborazione straordinaria da parte di tutte le forze vive della città. Il nuoto si svolgerà al centro federale Castagnetti, mentre la danza sportiva avrà luogo nella palestra della fondazione Bentegodi. Entrambe le sedi hanno giocato un ruolo cruciale nell'organizzazione e nel reperimento dei volontari.

LA CERIMONIA D'APERTURA: UN MOMENTO DI EMOZIONE CONDIVISA
Il sabato sera, alle 21, il Palaolimpia sarà il teatro della cerimonia d'apertura, che seguirà il protocollo olimpico. La fiaccola, partita dalla questura, sarà portata dai tedofori della polizia di stato e dai vigili del fuoco, per accendere il tripode e dare il via ufficiale ai giochi. Un momento che culminerà con la dichiarazione d'apertura del sindaco, segnando l'inizio del Play the Games del 2025.

UN EVENTO CHE COINVOLGE TUTTA LA CITTÀ
L'assessora al sociale, Luisa Ceni, esprime il suo entusiasmo: "È un grande onore poter vedere tante famiglie e persone partecipare in maniera inclusiva e totale a un evento in cui molti hanno portato un tassello". La manifestazione non sarà solo sport, ma anche cultura e condivisione. Grazie alla collaborazione con lo Iat, l'ufficio turistico di Verona, le famiglie avranno l'opportunità di scoprire le bellezze della città. Inoltre, la fondazione Cuore Blu organizzerà una conferenza sul tema dell'affettività e sessualità.

UN LAVORO DI SQUADRA PER UN FUTURO INCLUSIVO
L'evento è il risultato di un impegno corale, che ha visto la partecipazione di numerose realtà locali, dai Lions alla facoltà di Scienze Motorie, dall'azienda Wurth agli Scout. Un esempio di come lo sport possa diventare un potente strumento di inclusione e coesione sociale, unendo persone di diverse provenienze e abilità in un unico grande abbraccio.

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