POLEMICA
18 Giugno 2025
Federico Zampaglione denuncia il fenomeno dei concerti con sold out falsi: biglietti regalati, perdite per gli artisti e un sistema che gonfia l'immagine pubblica. Ecco come funziona davvero.
Nel mondo della musica live, molti concerti vengono annunciati come sold out, ma dietro l’apparenza si nasconde una realtà preoccupante. Secondo Federico Zampaglione, frontman dei Tiromancino, si tratta spesso di concerti gonfiati con biglietti omaggio o venduti a 1 €, una strategia usata da alcuni promoter per creare l’illusione del successo.
Zampaglione ha pubblicato su Facebook un lungo post, presentato come sceneggiatura, in cui racconta un sistema consolidato da oltre trent'anni e oggi più attivo che mai.
Il promoter propone all’artista un concerto in grandi location.
L’obiettivo: ottenere un “finto tutto esaurito”.
Se i biglietti non si vendono, vengono regalati o svenduti.
I costi sono scaricati sull’artista, che firma contratti capestro.
Secondo il racconto, fino all’85% dei ricavi può finire nelle mani del promoter.
L’artista, invece, subisce una perdita economica, pur risultando – sulla carta – un successo.
Questo meccanismo distorce il mercato e danneggia soprattutto gli artisti emergenti, desiderosi di visibilità e spesso inesperti nelle dinamiche contrattuali.
Il pubblico crede che l’artista sia in ascesa, ma è solo un’illusione costruita ad arte.
Gli artisti, soprattutto se indipendenti, rischiano di indebitarsi per pagare tour non sostenibili.
I dati falsati influenzano media, sponsor, classifiche e scelte artistiche.
“Solletica l’ego di qualcuno (meglio se ingenuo o megalomane) e poi mangiaci sopra a vita!”
Con questa frase amara, Zampaglione chiude il suo post, rivolgendosi soprattutto ai giovani musicisti, invitandoli a non farsi sedurre da promesse di gloria illusorie.
Il caso sollevato da Zampaglione evidenzia l’urgenza di:
Rivedere i modelli di promozione dei concerti
Rendere trasparenti i dati di vendita
Formare gli artisti sulle pratiche contrattuali
Il fenomeno dei finti sold out non è solo una questione di numeri, ma riguarda la credibilità dell’intero sistema musicale live. La denuncia di Federico Zampaglione rappresenta un segnale forte: è tempo di tornare a dare valore all'autenticità del successo, e non alla sua rappresentazione scenica.
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