LUTTO
30 Luglio 2025
Livio Macchia, celebre bassista e fondatore dei Camaleonti, si è spento martedì 29 luglio all'età di 83 anni a Melendugno, dopo una lunga battaglia contro la malattia. La sua scomparsa rappresenta la conclusione di un'epoca per una delle band più iconiche della scena musicale italiana degli anni Sessanta e Settanta. Nato il 9 novembre 1941 ad Acquaviva delle Fonti, nella provincia di Bari, Livio Macchia iniziò il suo percorso musicale assieme a un gruppo di amici che avrebbero poi dato vita ai Camaleonti.
Insieme a Tonino Cripezzi, Paolo De Ceglie, Gerry Manzoli e Riki Maiocchi, Macchia portò il beat rock in Italia, prendendo ispirazione dai suoni che stavano rivoluzionando l'Europa e gli Stati Uniti. Scoperta nel 1965 da Miki Del Prete, collaboratore di Adriano Celentano, la band firmò il suo primo contratto discografico con l'etichetta Kansas, dando avvio a una carriera costellata di successi.
Il primo album in studio, "The Best Records in the World", pubblicato nel 1966, segnò l'inizio di un periodo d'oro per il gruppo. Con brani come "Chiedi Chiedi" e "Sha la la la la", i Camaleonti conquistarono il pubblico italiano, reinterpretando anche grandi successi internazionali. Le loro partecipazioni a eventi musicali come il Cantagiro, il Festivalbar e il Festival di Sanremo consolidarono ulteriormente la loro popolarità. Memorabile il debutto a Sanremo nel 1970 con "Eternità", in collaborazione con Ornella Vanoni.
Nonostante la malattia, Livio Macchia continuò a dedicarsi alla musica fino agli ultimi istanti. Il 30 giugno scorso si esibì per l'ultima volta a Roca, in occasione del 60º anniversario dei Camaleonti. Fu un evento che vide la partecipazione di amici e fan, uniti nel celebrare una carriera straordinaria. "È stato un onore organizzare insieme a lui e al suo amato figlio Livio il suo ultimo concerto", ha dichiarato Maurizio Cisternino, sindaco di Melendugno, sottolineando l'affetto che la comunità ha sempre nutrito per Macchia.
Livio Macchia lascia un' eredità musicale che continuerà a ispirare generazioni di artisti e appassionati. La sua musica, come un camaleonte, ha saputo adattarsi e trasformarsi, restando sempre attuale e vibrante. Un addio che segna la conclusione di un capitolo, ma al contempo apre le porte a un ricordo eterno.
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