CRITICHE
03 Agosto 2025
Nella suggestiva cornice dei Laghi di Fusine, in Friuli Venezia Giulia, si è svolto recentemente il No Borders Music Festival, un appuntamento di grande rilevanza con una variegata selezione di artisti.
Tra questi, Jovanotti ha catturato l'attenzione del pubblico, raggiungendo il festival in bicicletta accompagnato da 5.000 sostenitori nel contesto del suo Jova Bike Party. Durante l’evento, il celebre cantautore ha dedicato un momento per riflettere sul perdurante conflitto nella Striscia di Gaza. Jovanotti ha dichiarato di non voler assumere posizioni nette, bensì di schierarsi a favore della vita. Ha affermato: "Non ho niente di intelligente da dire su quello che sta succedendo. E siccome non ho niente di intelligente da dire, non dico niente." Queste parole hanno suscitato una viva reazione nell’opinione pubblica.
Particolarmente significativa è stata la critica di Pablo Trincia, che ha condiviso il video dell'esibizione sui suoi profili social, esprimendo l’aspettativa di posizioni più decise su un tema di tale importanza e delicatezza. Anche Selvaggia Lucarelli si è unita al coro delle critiche, sottolineando come personalità di grande visibilità dovrebbero esprimersi in maniera chiara e inequivocabile su questi argomenti. A fronte delle critiche ricevute, Lorenzo Jovanotti ha controbattuto con un post sul proprio profilo Instagram. Il cantautore ha raccontato di aver scorto una bandiera palestinese sventolare tra il pubblico e di essersi soffermato a riflettere sulla questione. “Io sono tifoso solamente per sostenere la pace, la tregua. È l’unica cosa che sono in grado di sostenere con il mio modo di intendere la vita," ha spiegato Jovanotti, chiarendo il messaggio che intendeva trasmettere.
Jovanotti ha inoltre condiviso la sua esperienza a Rondine, Cittadella della Pace, un luogo che accoglie giovani provenienti da paesi in guerra, offrendo loro un’opportunità di formazione in un ambiente pacifico dove ciascuno ha la possibilità di far sentire la propria voce. “Io non ho soluzioni, credo nel lavoro verso il prossimo passo che oggi deve essere un cessate il fuoco. Qui ho visto giovani che si gettano in qualcosa di grande. Rondine ci restituisce un’altra cultura ed è quella in cui credo. Quella in cui continuo a sperare. Quella che provo a testimoniare," ha concluso Jovanotti, ribadendo il suo impegno per la pace.
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