BRENTWOOD
08 Settembre 2025
Quanto vale una casa quando diventa mito? A Los Angeles, al numero 12305 di Fifth Helena Drive, quel mito porta il nome di Marilyn Monroe. Un giudice della Superior Court, James Chalfant, ha respinto la richiesta di demolizione presentata dagli attuali proprietari, Brinah Milstein e Roy Bank, salvando la villetta in stile hacienda spagnola in cui l’attrice trascorse gli ultimi mesi e dove morì a 36 anni per overdose di barbiturici. Una decisione che chiude una battaglia legale durata due anni e che conferma quanto quella casa sia ormai diventata parte integrante della memoria collettiva della città.
LA DECISIONE DEL TRIBUNALE
La sentenza del giudice James Chalfant mette un punto fermo: la casa non si tocca. Milstein e Bank — lei erede di una dinastia immobiliare, lui ex produttore di reality come Survivor e The Apprentice — avevano acquistato nell’agosto 2023 l’ex dimora della diva per 8,4 milioni di dollari, con l’intenzione di unirla alla loro proprietà adiacente e procedere alla demolizione. Un progetto inizialmente avallato dal municipio, che aveva concesso il permesso per abbattere l’edificio.
DALLA “LUCE VERDE” ALLE PROTESTE
Quella “luce verde” ha però acceso la protesta: residenti di Los Angeles, storici, sostenitori della conservazione e fan di Marilyn da tutto il mondo hanno chiesto di fermare le ruspe. Di fronte alla mobilitazione, il Comune ha cambiato rotta, schierandosi contro i proprietari. Nel giugno 2024 la consigliera comunale Traci Park ha sintetizzato la posta in gioco con parole nette: “Non c’è nessuna persona o luogo nella città di Los Angeles iconico quanto Marilyn Monroe e la sua casa di Brentwood. Perdere questo pezzo di storia, l’unica casa che Marilyn Monroe abbia mai posseduto, sarebbe un colpo devastante per la conservazione storica e per una città in cui meno del 3 per cento delle designazioni storiche è associato a proprietarie donne”.
UNA CASA-SIMBOLO, OLTRE LA CRONACA
Marilyn vi si era trasferita solo sei mesi prima della morte. Eppure quella piccola hacienda è diventata, decennio dopo decennio, un luogo di pellegrinaggio discreto: a oltre sessant’anni dalla scomparsa, i fan continuano a lasciare fiori davanti al cancello di Brentwood. Non è solo culto della personalità: è il riconoscimento di un tassello di storia culturale che intreccia Hollywood, architettura e memoria femminile in una città spesso accusata di cancellare il passato a colpi di bulldozer.
DIRITTI DEI PROPRIETARI E INTERESSE PUBBLICO
La vicenda mette a confronto due principi: da una parte il diritto dei proprietari a disporre dei propri beni, dall’altra l’interesse pubblico alla tutela di luoghi che hanno assunto valore simbolico. In questo caso, il peso della memoria ha prevalso. La scelta del tribunale, sostenuta dalla politica cittadina dopo le proteste, non risponde soltanto all’emotività dei fan: riflette una sensibilità crescente verso la conservazione di siti legati a figure femminili, ancora sottorappresentati nelle designazioni storiche di Los Angeles.
UN INDIRIZZO CHE RACCONTA HOLLYWOOD
Fifth Helena Drive non è solo un numero civico: è un frammento di Hollywood che resiste. La casa dove Marilyn visse i suoi ultimi giorni continua a parlare, silenziosamente, della donna dietro l’icona. E oggi, grazie a questa sentenza, continua anche a farlo dal suo posto originario, tra i viali di Brentwood, ricordando a tutti che la storia — soprattutto quella che appartiene a una comunità — non si demolisce a colpi di permessi.
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