FESTIVAL DEL CINEMA 2025
08 Settembre 2025
Si è chiusa alla Sala Grande, con la brillante conduzione di Emanuela Fanelli, l'82esima edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Dopo 11 giorni di proiezioni, dibattiti e passerelle, è giunto il momento dei verdetti della giuria presieduta dal regista Alexander Payne.
Durante la cerimonia finale non è stato solo il cinema a fare da protagonista. La politica, in particolare la tragedia di Gaza, è stata al centro dei discorsi dei vincitori che hanno trasformato il palco veneziano in appello collettivo di solidarietà.
I premi ricevuti:
Il massimo riconoscimento è andata a Jim Jarmusch per "Father Mother Sister Brother", un film a episodi che racconta le fragilità dei legami familiari con l'umorismo surreale tipico del regista. "L'arte non deve necessariamente parlare di politica per essere politica" ha affermato il regista ritirando il premio. "L'empatia è il primo passo per affrontare i problemi che ci circondano".
Il Gran Premio della Giuria è stato assegnato a "The Voice of Find Rajab" di Kaouther Ben Hania, la regista tunisina che ha dedicato il premio alla Mezzaluna Rossa e a chi opera sotto le bombe a Gaza.
La coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile è andata a Toni Servillo, protagonista de "La Grazia" di Paolo Sorrentino. L'attore ha ringraziato il regista e ha dedicato il premio a chi oggi ha deciso di mettersi in mare per portare un segno di umanità in Palestina. La miglior attrice invece è la cinese Xin Zhilei premiata per "Rì guà zhōng tiān" di Cai Shangjiun.
Il premio speciale della giuria è andato a Gianfranco Rosi per "Sotto le nuvole", ritratto in bianco e nero di Napoli sospeso tra documentario e poesia. Nella sezione Orizzonti, miglior attrice Benedetta Porcaroli per il "Rapimento di Arabella" di Carolina Cavalli, miglior attore Giacomo Covi per Un anno due scuola di Laura Samani. Miglior regia ad Anuparna Roy con "Song of Forgotten Trees", premio speciale della giuria ad Akio Fujimoto con "Harà Watan" e miglior film a "En el camino" di David Pablos.
La serata si è arricchita dagli interventi di Nino D'Angelo, che ha cantato Odio e Lacrime ricordando le vittime dei conflitti, e del patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa che in un videomessaggio ha invocato una nuova narrativa capace di superare l'odio.
Emanuela Fanelli ha conquistato il pubblico con ironia regalando un monologo esilarante sui "galateo" dei ringraziamenti. L'applauso più lungo è stato dedicato a Giorgio Armani, recentemente scomparso, ricordato dalla conduttrice poco prima della consegna del premio del pubblico.
Fuori concorso, il festival si è chiuso con la proiezione di "Chien 51" di Cédric Jimeenez, noir distopico ambientato in una Parigi governata da un'intelligenza artificiale predittiva.
La Mostra del Cinema di Venezia 2025 si chiude così tra cinema e attualità, tra celebrazioni e ferite aperte, confermandosi specchio di un mondo che chiede empatia e responsabilità.
Video del Giorno