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19 Settembre 2025
Verona protagonista nel videoclip di Laura Pausini: un incontro tra musica e luoghi
C'è qualcosa di profondo che accade quando la musica si fonde con i luoghi. Non si tratta solo di scenografia, ma di un dialogo che si instaura tra la voce, il paesaggio e la memoria collettiva. E Laura Pausini sembra essere una maestra in questo gioco di riflessi. La cantante ha scelto Verona come cornice per il videoclip della sua versione di La mia storia tra le dita, uno dei brani più celebri di Gianluca Grignani, che lei ha reinterpretato con una delicatezza e un’intensità che fanno vibrare le corde dell'anima.
Non è la prima volta che Verona fa la sua comparsa in un videoclip, ma questa volta sembra che la città stessa non sia solo uno sfondo. Diventa parte integrante della narrazione. Un luogo che si fonde con le note e con le parole, quasi a dialogare con la cantante.
Diretto dal regista veronese Gaetano Morbioli, il videoclip evita il tradizionale approccio spettacolare. Niente balconi di Giulietta o inquadrature turistiche dell’Arena di Verona, simboli iconici e ben conosciuti. Invece, la Pausini si muove in spazi essenziali della città: Palazzo Maffei, piazza Erbe e il Lungadige che si affaccia su Castelvecchio. Qui, la luce e l’ombra sembrano raccontare tanto quanto la voce della cantante, mentre il paesaggio urbano, austero ma senza tempo, crea un’atmosfera che parla di introspezione e riflessione.
L'ambientazione scelta non è mai invadente, anzi, appare quasi neutra, quasi a voler lasciare che sia l'emozione del brano a prendersi il centro della scena. Verona diventa lo sfondo ideale per raccontare una canzone che parla di nostalgia, ricordi e sogni spezzati. La città, pur essendo riconoscibile nelle sue atmosfere intime, non si impone mai, ma si lascia attraversare dal testo e dalla voce di Laura Pausini, come se la sua bellezza fosse un complemento perfetto a quella del brano.
Laura Pausini non è certo la prima artista a scegliere Verona per raccontare visivamente una canzone. Nel corso degli anni, la città è stata la cornice di numerosi videoclip musicali, contribuendo a scrivere una piccola, ma significativa storia della musica italiana. La lista delle star che hanno scelto Verona come set è lunga e variegata, a testimonianza di come la città, con il suo fascino discreto, sia diventata un luogo d’ispirazione per molteplici generazioni di artisti.
Max Pezzali ha reso l’Arena di Verona protagonista nel videoclip di L’Universo tranne noi, usando il colosseo romano come cattedrale laica dell’amore. Giusy Ferreri, invece, ha scelto il cuore pulsante di Verona per Stai fermo lì, immergendo le strade e le piazze della città in un'atmosfera urbana e contrastata. Anna Tatangelo ha trovato il suo angolo di charme tra gli hotel e i ristoranti di Verona con il videoclip di Senza dire, mostrando una città più glamour e sofisticata.
E come non citare Cristiano Malgioglio, che con Rosa tormento ha scelto Villafranca di Verona come set, creando un contrasto ironico tra la sua estetica kitsch-pop e la compostezza dei luoghi. Verona, dunque, è diventata, quasi senza accorgersene, una città-cinema anche per la musica. Non solo teatro per grandi eventi come i concerti all'Arena, ma anche un luogo perfetto per narrazioni più intime e personali, dove il paesaggio non è solo uno sfondo, ma un attore silenzioso che arricchisce ogni storia.
Verona, città dalle mille sfumature, continua a ispirare e a dialogare con la musica, rivelando nuovi angoli e suggestioni ogni volta che un artista sceglie di raccontare una storia in essa. In un mondo dove il videoclip è ormai un'arte visiva complessa e sperimentale, la città scaligera continua a essere un luogo privilegiato per chi cerca un incontro autentico tra il suono e il paesaggio.