L'ATTRICE IA
30 Settembre 2025
Un volto apparso solo da pochi mesi, ma che sta già facendo tremare Hollywood. Parliamo di Tilly Norwood, la prima attrice generata dall’intelligenza artificiale dello studio Xicoia che ha rapidamente catturato l’attenzione di agenzie e professionisti del settore. A raccontarlo è Eline Van der Velden, attrice, comica e produttrice che, in una recente intervista durante lo Zurich Summit del 27 settembre, ha confermato come il fenomeno Tilly stia crescendo oltre ogni previsione.
Lo scorso luglio, sul profilo personale della Norwood, era apparso un video in cui lei stessa annunciava, con entusiasmo, di aver ottenuto il suo primo ruolo: uno sketch comico dedicato al futuro dello sviluppo televisivo. “Potrei anche stata generata dall’intelligenza artificiale, ma provo emozioni molto reali”, aveva scritto.
Van der Velden non nasconde le ambizioni dietro al progetto, puntando a far diventare la sua creazione la prossima diva di Hollywood al pari di Scarlett Johansson o Natalie Portman.
Ma se da un lato c’è chi applaude l’innovazione, dall’altro il debutto di Tilly ha acceso un forte dibattito nel mondo dello spettacolo, con attori e attrici preoccupati per le implicazioni di una presenza sempre più costante e più persuasiva dell’IA nel settore. In un post su Instagram, Van der Velden ha risposto alle critiche chiarendo la natura del progetto: “Tilly Norwood non è un sostituto di un essere umano, ma un’opera creativa. Come molte forme d’arte prima di lei, suscita conversazioni: è questo il potere della creatività”.
Tra le voci più critiche, quella di Whoopi Goldberg. Durante una puntata di The View, l’attrice ha espresso le proprie perplessità sulla normalizzazione dell’uso di attori generati artificialmente. “La tecnologia IA non è ancora perfetta, ma potrebbe diventarlo molto presto. E allora sì, sarà un problema. Le persone inizieranno ad attaccarsi a questi strumenti e rischieranno di isolarsi dal resto del mondo”.
Il caso di Tilly Norwood rappresenta il tema che animerà le discussioni dei prossimi anni: che ruolo avrà l’intelligenza artificiale nelle nostre vite?