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IL CONCERTO

Lady Gaga, Mayhem Ball Tour: il buio, la bellezza, la rinascita

Unipol Forum di Milano, 19 ottobre – Un viaggio gotico-pop in quattro atti tra dolore, identità e redenzione. Lady Gaga firma un'opera teatrale moderna.

Lady Gaga, Mayhem Ball Tour: il buio, la bellezza, la rinascita

Unipol Forum di Milano, 19 ottobre: un viaggio gotico nella mente e nel cuore di Lady Gaga. Il Mayhem Ball Tour non è solo un concerto, ma una vera e propria opera gotica pop in quattro atti che racconta un conflitto interiore che ha la meglio sul buio e si conclude con la rinascita. 

Appena varcata la soglia dell'Unipol Forum, il pubblico viene accolto da Voices of Lady Gaga: messaggi video scritti dai propri fan proiettati su un maxischermo. C'è chi racconta la musica di Gaga come un rifugio nei momenti bui, chi rivive ricordi con i propri cari ascoltando i suoi brani e chi si ispira a lei per diventare artista.
Poi si fa buio. Sullo schermo appare Lady Gaga, vestita di rosso, che scrive su una pergamena. E' il prologo e quando sigilla il messaggio, si apre ufficialmente il sipario sulla nuova opera pop. 

Il primo atto parte con "Blody Mary" in cui Lady Gaga appare sospesa in una gabbia avvolta da un drappo rosso. E' la regista della sua stessa opera, alta sopra tutti, simbolo di controllo e di ispirazione,. Con "Abracadabra", l'atmosfera si carica di energia e si entra nel mondo del Mayhem Ball, dove una Gaga gotica comincia il suo percorso interiore verso la liberazione. 

Il secondo atto esplora il conflitto interno, il dualismo tra identità pubblica e privata. In "Poker face", Gaga, vestita di nero, si confronta con la sua stessa immagine, tra abiti di scena e maschere emotive. Arriva poi la potente "Paparazzi": lei è vestita di bianco, con un lungo velo e stampelle, simbolo della fatica emotiva nel mantenere un equilibrio tra fama e vulnerabilità. 
Con "Alejandro" il palco si incendia, ma poco dopo l'atmosfera si fa più oscura. Appare la scritta: "The Beautiful Nightmare That Knows her name": la Gaga gotica ritorna tra teschi e coreografie che richiamano la danza della morte. Macabro ma affascinante, che culmina con "Born this way" e "Milion Reasons", in una scena che chiude il secondo atto riportandola nella gabbia rossa dell'inizio.
In uno dei momenti più teatrali dello show, una versione rossa di Gaga appare come Caronte, traghettatrice dell'anima. Su una piccola imbarcazione, la vecchia Gaga conduce l'artista al pianoforte. La colonna sonora di questo passaggio è Milion Reasons, seguita da "Shallow" intensa che segna l'inizio della rinascita.
E' qui che Gaga si apre al ricordo delle sue radici italiane. Prima di cantare "Joanne", dedica un lungo discorso alle sue nonne italiane: "Mi hanno insegnato il valore della dedizione e dell'umiltà. Anche quando ero stanca o triste, mi dicevano: Torna a lavorare". 
Poco dopo il palco si illumina ancora per "Edge of Glory" che viene dedicata a Donatella Versace, presente tra il pubblico. 

L'ultimo atto è una dichiarazione d'intenti. Gaga torna sul palco senza trucco, con un cappello di lana e una giacca semplice. E' l'artista spogliata della maschere, che ha affrontato i suoi demoni e ha trovato finalmente sé stessa. Canta, ringrazia il pubblico, saluta sventolando il tricolore e promette: "Tra vent'anni sarò ancora qui a fare ciò che amo".

Il Mayhem Ball Tour è molto più di un concerto. E' un'opera pop che racconta una storia fatta di passioni, dolori, rinascite. Fonde gotico, teatro, moda, dramma e ironia. Nulla è lasciato al caso: ogni brano, ogni coreografia, ogni costume è parte di un linguaggio coerente e potente. 

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