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06 Agosto 2024
Il 6 agosto 1994, l'Italia e il mondo intero hanno perso uno dei più grandi artisti della storia della musica e dello spettacolo. Domenico Modugno, indimenticabile "Mister Volare", è scomparso a Lampedusa, lasciando un'eredità che continua a brillare nel panorama culturale e musicale internazionale.
Nato il 9 gennaio 1928 a Polignano a Mare, Modugno è diventato una leggenda grazie alla sua capacità di innovare e influenzare la musica italiana e mondiale. La sua canzone più celebre, "Nel blu dipinto di blu", nota anche come "Volare", ha rappresentato un momento cruciale nella storia della musica. Presentata al Festival di Sanremo nel 1958 e interpretata insieme a Johnny Dorelli, "Volare" è diventata un simbolo di libertà e speranza, vincendo due Grammy Awards nel 1959: "Canzone dell'Anno" e "Disco dell'Anno" + "Miglior Interpretazione Vocale Maschile". Questo successo lo ha consacrato come il primo artista pop italiano a conquistare l'America e il mondo.
La figura di Modugno ha segnato una vera e propria rivoluzione nel panorama musicale. Il suo stile innovativo, che rompeva con la tradizione e la retorica melodica, e la sua iconica gestualità, come il gesto di allargare le braccia durante il ritornello di "Volare", hanno lasciato un'impronta indelebile. Questo modo di interpretare la musica ha aperto la strada a una nuova era per la canzone italiana, trasformando la percezione della musica del nostro paese nel mondo.
Modugno non è stato solo un cantautore rivoluzionario, ma anche un artista versatile. Con circa 230 canzoni incise, 38 film cinematografici, 7 produzioni televisive e 13 spettacoli teatrali, ha dimostrato una capacità unica di adattarsi e eccellere in vari ambiti dello spettacolo. La sua carriera è stata segnata da numerosi successi, tra cui "Vecchio frack", "Addio... addio", "Tu si' 'na cosa grande" e "La Lontananza". Il suo impatto è stato riconosciuto anche nel teatro con la commedia musicale "Rinaldo in campo" e nel cinema con ruoli iconici come quello di Mackie Messer in "Opera da tre soldi" di Giorgio Strehler.
Modugno era un artista che univa una profonda connessione con la tradizione popolare con uno spirito di innovazione. Nonostante la sua fama internazionale, non ha mai dimenticato le sue radici pugliesi, utilizzando il dialetto salentino e napoletano nelle sue canzoni. Ha lavorato con grandi nomi della cultura italiana, tra cui Eduardo De Filippo e Pier Paolo Pasolini, dimostrando la sua capacità di muoversi tra diversi generi e stili.
Negli ultimi anni della sua vita, Modugno ha affrontato una serie di sfide personali a causa di una grave malattia. Colpito da un ictus nel 1984, è stato costretto a vivere su una sedia a rotelle, ma non ha mai smesso di lottare. Questo periodo difficile non ha impedito il suo impegno politico e sociale. Eletto alla Camera con i Radicali e successivamente Senatore nel 1990, si è dedicato alla difesa dei diritti dei disabili, continuando a esibirsi e a ispirare con la sua forza e determinazione.
Un'Eredità Immortale
Trenta anni dopo la sua scomparsa, Domenico Modugno rimane una figura leggendaria nella storia dello spettacolo italiano e mondiale. La sua musica e il suo carisma continuano a ispirare nuove generazioni, mantenendo viva la memoria di un artista che ha cambiato per sempre la storia della canzone e dello spettacolo.
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