Basket
19 Febbraio 2024
ROVIGO - Il capitano Enrico Salvà è la bandiera del Nuovo Basket Rovigo. Approdato in rossoblù nel 2015 i numerosi anni giocati in Promozione fino alla strepitosa stagione 2019/20, quando Rovigo conquistò la Serie D.Salvà ha continuato a far parte del progetto delle Pantere trasferendosi in Prima Divisione con il Basket San Martino che, di fatto, era la seconda squadra del club rossoblù. Salvà quest'anno è tornato in Divisione Regionale 2 (ex Promozione) e, per l'ennesima volta, si prepara a giocare per il salto di categoria. Fra pochi giorni (venerdì 23), il Sekal affronterà i veneziani del Dolo per la prima partita del Girone Gold.
Capitano, fra pochi giorni inizia la seconda fase. Si aspettava una stagione così positiva?
"Buona parte del gruppo è lo stesso dello scorso anno. I nuovi arrivi hanno incrementato la nostra forza e quindi un po' me lo aspettavo. Ho sempre avuto molta fiducia nel gruppo e i ragazzi nuovi si sono integrati alla perfezione".
Dove pensa possa arrivare il Sekal in questa seconda fase?
"Viste le squadre, penso si possa lottare per arrivare fino in fondo".
Quali sono le formazioni che teme maggiormente?
"Dolo e Noventa: entrambe hanno giocatori con molti punti nelle mani".
Quali sono i punti di forza dell'NBR?
"La difesa è sicuramente uno dei nostri punti di forza. Diverse partite le abbiamo vinte così. Un altro è il gruppo: quelle partite nelle quali non eravamo uniti, sono quelle nelle quali abbiamo avuto più difficoltà".
Nel 2024 avete avuto un calo di rendimento. A cosa pensa sia dovuto?
"Ci siamo adagiati dopo le cinque vittorie di fila e siamo calati d'intensità, eravamo distratti. Però siamo in recupero, ci stiamo allenando bene e stiamo lavorando sui nostri punti deboli".
Nella stagione 2019/20 lei era in campo anche con la formazione dell'NBR che ha letteralmente dominato il campionato di Promozione, in squadra con i vari Tiberio, Diagne, Demartini, Doati, Ramos... Che differenze e che analogie trova fra quella squadra e quella attuale?
"La squadra di quell'anno ha seguito un percorso che durava da anni. Siamo cresciuti anno dopo anno ed eravamo arrivati ad un punto che ci si integrava perfettamente. Noi adesso siamo ancora un po' acerbi. Entrambe le squadre però hanno la stessa mentalità nell'impegno".
Lei è la memoria storica dell'NBR, facendone parte dalla stagione 2015/16. Come vede il futuro della società rossoblù?
"Spero si continui a lavorare sulle formazioni giovanili per riuscire a creare un qualcosa di duraturo. Passare dalle giovanili del Rovigo alla prima squadra, per me è stata una cosa bellissima che auguro a tutti i ragazzi".
...e del basket polesano in generale?
"Il basket in Polesine è sempre stato snobbato, e questo ha fatto perdere molti giocatori che hanno smesso o sono andati in altre squadre fuori provincia. Al momento ci sono diverse società e quindi anche diverse opportunità per tutti. Riuscire a collaborare tra società sarebbe ancora meglio, chissà che in un futuro non troppo lontano si riesca a fare".
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