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DAL VENETO

L'ultimo saluto a Leonardo Florian: "Vola in alto come i tuoi sogni"

Una commossa cerimonia sul campo da rugby per il giovane scomparso inaspettatamente il 7 marzo.

L'ultimo saluto a Leonardo Florian: "Vola in alto come i tuoi sogni"

Il terreno di gioco del Villorba Rugby mosaico di emozioni, di ricordi, di lacrime, di applausi per l'ultimo saluto a Leonardo Florian, noto come "Flo", scomparso il 7 marzo a causa di un misterioso malore. La morte di Leonardo, avvenuta nella sua abitazione di Spresiano, è stata un colpo al cuore non solo per la famiglia, ma per l'intera comunità sportiva. "Flo", pilone dei "Ricci" e figura molto amata, è stato ricordato da circa tremila persone che, quel pomeriggio, hanno voluto dire l'ultimo addio. Il feretro, una bara di legno chiaro adornata con fiori gialli e blu, i colori sociali della squadra, ha raggiunto il terreno di gioco tra gli applausi scroscianti, trasportato a spalla dai compagni di squadra.

Presenti sul campo da gioco e sugli spalti, tanti amici, conoscenti, semplici cittadini, ma soprattutto decine di giocatori di altre società trevigiane. A rappresentare i Comuni di Villorba e Spresiano, rispettivamente il Vicesindaco Giacinto Bonan e l'Assessore allo sport Egidio Barbon, oltre al Sindaco Marco Della Pietra. Prando Prandi, addetto stampa della società, ha tracciato un profilo di "Flo", ricordando il suo percorso nel Villorba Rugby, iniziato dall'Under 12. Il capitano Riccardo Scalco, Aura Muzzo, giocatrice delle "Ricce", l'ex dirigente Fabrizio Michielini e il Presidente del Villorba Rugby, Mirco Piccolo, in lacrime, hanno voluto condividere i loro ricordi. La cerimonia si è conclusa con la lettura di una lettera scritta dai genitori e dal fratello di "Flo", letta dalla zia Patrizia Cragnolini.

"Ciao Leo, sono pochi giorni che non ti vediamo ed entriamo nella tua camera per sentire il tuo profumo perché non vogliamo credere che non ci sei più. Il nostro Leo, un insieme di muscoli, buonumore e bontà, non amavi le formalità, gli stereotipi, ma le cose fuori dagli schemi e le novità". Queste le parole toccanti della lettera, che continuava così: "Spiegaci come facciamo ad andare avanti senza rivedere il tuo sorriso solare e i tuoi occhi azzurri e il tuo sorriso che evidenziava la tua gentilezza mista ad una naturale timidezza e i tuoi occhi esprimevano tutto". Il messaggio si è concluso con un invito: "Leo tu vola, vola in alto, come i tuoi sogni, sempre, con il tuo splendido sorriso". Poi, le note della colonna sonora del film "Il Gladiatore".

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